Crotone: operazione contro la pesca di frodo, Guardia Costiera sequestra 500 ricci di mare
Questa mattina, i militari della Capitaneria di porto di Crotone, hanno effettuato un nuovo grosso sequestro di ricci di mare, ben 500 esemplari, sul litorale di Torre Melissa.
Il personale militare, accertato l’illecito, ha proceduto ad elevare una sanzione amministrativa di 1.000 euro, poiché non solo il numero degli esemplari pescati era ben oltre la soglia dei 50 giornalieri consentiti ad ogni pescatore sportivo (senza alcun ausilio di respirazione), ma anche perché fino al 30 giugno vige il divieto assoluto di raccolta, detenzione e vendita del riccio di mare, al fine di garantire il ripopolamento della specie.
Gli stessi militari hanno infine proceduto al sequestro amministrativo dell’attrezzatura utilizzata irregolarmente e del prodotto ittico che avrebbe fruttato un cospicuo “guadagno” a scapito dell’ecosistema marino e della salute dei consumatori in quanto, il pescato dei pescatori non professionisti non segue di fatto i normali canali di controllo.
I ricci di mare, tutti ancora in vita, sono stati rigettati in mare, così come previsto dalle vigenti normative.
In piena stagione balneare non cala l’attenzione della Capitaneria di porto di Crotone sul settore della pesca, in particolar modo sulla pesca, praticata in maniera illegale, delle specie tutelate.
L’attività di controllo e monitoraggio del territorio impegnerà gli uomini del Compartimento Marittimo di Crotone in periodici pattugliamenti, via terra e via mare, del territorio con l’intenzione di garantire una presenza qualificata ed un riferimento certo a tutela di tutti i cittadini consumatori per quanto attiene la tracciabilità e la provenienza del prodotto ittico, che deve essere certa e certificata per salvaguardare la loro salute.