Corte d’Appello, revocata la confisca ai beni di Trichilo
Erano stati confiscati nel gennaio del 2014 dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro ed ora la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha stabilito la revoca del provvedimento. Oggetto, il patrimonio ritenuto riconducibile al 39enne Giuseppe Trichilo, imprenditore lametino condannato nell'ambito dell'operazione antimafia “Crimine”.
I beni su cui erano stati apposti i sigilli, del valore stimato in circa 50 milioni di euro, sono diversi compendi aziendali, costituiti da immobili ubicati a Lamezia. In sostanza furono colpiti i cespiti oggetto di un precedente decreto di sequestro emesso due anni prima dalla magistratura.
La Corte d’Appello, dopo la confisca a cui i fratelli Trichilo avevano presentato ricorso (tramite i legali Luigi Fornari, Francesco Siclari e Salvatore Staiano) oggi ha disposto l’immediata restituzione di tutti i beni e la revoca della misura personale a carico di Giuseppe (difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Nico D’Ascola).