Esecutivo Confederale della Uil a Cosenza
"Esecutivo Confederale della UIL caratterizzato da tante preoccupazioni per lo stallo in cui si trova la Regione.
Dalla UIL, l'invito a non perdere tempo e rinunciare a confliggere con il Governo nazionale.
"Su Garanzia Giovani - si legge una nota Uil - attenti a non farla diventare un flop! Questi alcuni degli argomenti sviluppati nell'Esecutivo Uil, svoltosi in un noto Albergo di Rende, aperto nel ricordo del Segretario Generale della CGIL cosentina Giovanni Donato.
Il Segretario della UIL, Roberto Castagna, ha ricordato il legame profondo che legava lui e la UIL cosentina ad un compagno di grande valore e grande sensibilità politica e sociale.
Subito dopo, nell'aprire i lavori, ha posto l'attenzione su questioni di carattere internazionale, sul subbuglio nel mondo arabo, sulle difficoltà dell'Europa, sul contesto nazionale e, in particolare, sulle questioni calabresi e cosentine.
Per Castagna, la situazione italiana è caratterizzata da processi di Riforma importanti, oggetto di contrasti interni ed esterni alla maggioranza e da un rapporto non facile tra Governo e Sindacati.
Jobs Act e Riforma elettorale sono due argomenti caldi che rischiano di provocare elementi di divisione insanabili nello stesso Partito del Presidente.
Tuttavia, sul versante occupazionale, la Legge di Stabilità, sembra avere prodotto segnali di ripresa e nel solo mese di Febbraio, 76 mila aziende hanno chiesto all'INPS la de contribuzione per assumere, 1098 nella provincia di Cosenza e circa 2.500 nell'intera Calabria.
I numeri calabresi pur essendo piccoli dimostrano, comunque, che anche in una regione debole la Legge di Stabilità comincia a dare qualche risultato.
Castagna, aggiunge, vedremo, da qui a qualche mese, quali effetti produrrà l'avvio del Jobs Act.
Nonostante, i leggeri segnali, la situazione Calabrese si presenta sempre più drammatica.
27mila percettori di ammortizzatori sociali in deroga, 90mila percettori di disoccupazione ordinaria, 200 mila titolari di contratti a termine o flessibili, oltre 300 mila tra disoccupati ed inoccupati, di cui quasi la metà interessa il territorio cosentino, si aspettano una politica, dal livello nazionale e locale, seria e concreta, fatta di progetti, di investimenti e di buona spesa dei Fondi Comunitari.
Purtroppo, il neo Governo Regionale stenta a decollare e i pochi provvedimenti che ha messo in campo rischiano di non produrre effetti positivi.
Sul versante del Lavoro, pur apprezzando alcune misure di sostegno, che, comunque, non si differenziano da quelle precedentemente messe in campo dal Governo Scopelliti, ancora c'è molta confusione su come affrontare un mercato del lavoro debole e la difficile situazione dell'enorme precariato e l'altissimo livello di disoccupazione giovanile e non.
111 milioni su Garanzia Giovani, 57 milioni su un Fondo di sostegno per le Imprese a tasso zero e 12 milioni per Borse di Studio, Master, ecc.
Per giovani laureati sono importanti anche se non risolutivi.
Particolarmente sulla prima e più cospicua misura, Garanzia Giovani, se non si attiva un percorso virtuoso c'è il rischio di fallire prima di iniziare.
Se nel resto del Paese su circa 225 mila intervistati, su una platea di oltre 2 milioni, solo 10 mila, di cui 1.500 nel Sud, hanno trovato un posto di lavoro , immaginiamo ciò che potrà sortire in Calabria.
Per Castagna la misura non è da scartare però vanno ricercati i preventivi correttivi.
Note sono le difficoltà nel mercato del lavoro, nella storica inefficienza dei servizi pubblici per l'impiego e nel ruolo, o meglio non ruolo, della Regione.
Non a caso in uno dei decreti attuativi del Jobs Act c'è l'idea di costituire l'Agenzia Nazionale per l'Occupazione a cui attribuire le competenze gestionali ora disperse fra Regioni e INPS.
In assenza di queste sinergie, Garanzia Giovani rischia di finire nella trappola delle clientele.
Di non dare risposte ai giovani in attesa ma di costruire eserciti di formatori locali che, alla fine delle risorse, rimarranno disoccupati.
Come Sindacato bisognerà spingere affinché si stabilisca, in modo duraturo, un rapporto tra Regione e Inps al fine di attuare una politica di condizionalita' tra ricerca di lavoro e prestazioni in danaro.
Infine, sul preannunciato Piano per il Lavoro che dovrà incrociare le risorse europee spendibili (circa 830 milioni di euro) si dovranno ricercare tutte le forme di collaborazione e confronto, Regione, forze sociali, datoriali e livelli istituzionali locali, capaci di attivare un vero e proprio piano di sviluppo che dia adeguate ricadute sul versante occupazionale.
Occorre una robusta terapia sul sistema dei sussidi che superi l'odiosa logica che vede i fruitori di ammortizzatori lottare per avere riconosciuto un diritto acquisito ma non rispettato.
Uno Stato, civile e democratico, deve assistere coloro che hanno bisogno con politiche di sostegno automatiche e di tipo universali, percorsi formativi e legati alle esigenze del Mercato del Lavoro e Piani di Sviluppo e di Lavoro concreti e realizzabili.
In questa direzione, l'annunciata sperimentazione del Reddito Minimo Garantito va sostenuta e resa fruibile in tempi ragionevoli.
Sul versante dei giovani, infine, bisogna pretendere un radicale cambio di passo sia nell'atteggiamento della politica nei loro confronti quanto sulla necessità di realizzare quel patto generazionale che li renda protagonisti nel processo di cambiamento della società.
Alle indicazioni del Segretario della UIL cosentina, Roberto Castagna, e' seguito un interessante ed ampio dibattito dei dirigenti Greco, Cosentini, Petrassi, Li Trenta, Cannataro, Pellegrino, Prestileo, Adduci, De Biase, Ferri, Sita' e De Gregorio che, oltre ad avere rappresentato lo stato delle vertenze in corso, hanno offerto suggerimenti utili a costruire una robusta proposta complessiva da offrire al confronto con i soggetti deputati allo sviluppo del territorio".