Sbarco a Reggio, arrestato scafista: accusato di trattamento inumano
Al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nella serata di ieri la Polizia ha fermato uno dei presunti scafista (ieri ne erano stati arresti tre) dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano 533 dei 678 migranti di origine subsahariana e magrebina, sbarcati al porto di Reggio Calabria ieri mattina dalla nave della Marina Militare “Orione”.
Il soggetto, fermato dalla Mobile con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nel territorio dello Stato italiano è Abdalnasser Awuad, palestinese di 50 anni al quale sono state contestate anche le aggravanti di aver sottoposto i migranti a pericolo di vita ed a trattamento inumano o degradante.
Nel stesso contesto, alcuni dei 145 profughi (di origine prevalentemente sub sahariana) e provenienti da un barcone che ne trasportava oltre 500, hanno riferito agli investigatori che nel pomeriggio di sabato scorso, 11 aprile, si era verificato un terribile naufragio in alto mare nel corso del quale più di 300 immigrati erano annegati a causa del rovesciamento dell’imbarcazione sulla quale viaggiano stipati.