Truffa ai fondi pubblici, scoperto un danno al fisco da 11,5 milioni di euro
Un danno per il fisco di oltre 11,5 milioni di euro: è questo quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Catanzaro che ha provveduto a segnalarlo alla Corte dei Conti basandosi su indirizzi giurisprudenziali consolidati che hanno sancito come anche un soggetto privato può rispondere di responsabilità per danno erariale in caso di indebite percezioni di contribuzioni pubbliche.
Il provvedimento di oggi nasce dalla recente conclusione dell’operazione denominata “Lampezia”, che aveva portato all’arresto di cinque persone ed al sequestro di beni per un valore di 45 milioni di euro. La presunta organizzazione criminale scoperta dai finanzieri risulterebbe composta da insospettabili “colletti bianchi” ed ideata e promossa proprio per perpetrare illeciti patrimoniali e fiscali. Secondo gli investigatori vi era un “sistema” che consisteva nel predisporre documentazione falsa per creare costi inesistenti, da ripianare poi attingendo ai contributi pubblici.
Gli elementi di prova acquisti nell’ambito dell’indagine hanno permesso ora di informare la Corte dei conti del danno che ne sarebbe derivato (e che ha portato alla concessione di contributi pubblici per gli oltre 11,5 milioni) oltre che a segnalare, pertanto, i cinque soggetti ritenuti responsabili.
“La segnalazione del danno erariale – spiegano i finanzieri - ha quale finalità quella di addivenire al recupero del contributo illecitamente percepito e, quindi, di rifondere le casse dell’erario, così che i fondi pubblici possano essere destinati ad iniziative economiche effettivamente meritevoli e utili alla collettività, verso cioè soggetti che rispettano le regole e che subiscono una concorrenza sleale ed ingiusta”, come quella sgominata - appunto - dalla Gdf di Catanzaro.