Migranti, Sibaritide nuova frontiera sociale d’europa
I valori della pace e con essa quelli dell’accoglienza e dell’ospitalità, così come il diritto al lavoro sono diventati gli emblemi della Sibaritide: sempre più territorio di frontiera sociale dell’Europa. Da un lato ogni comunità continua a far fronte ai disagi della disoccupazione e dall’altro è chiamata all’impegno civile nell’accogliere quanti continuano a fuggire da povertà e guerre. Una situazione paradossale alla quale, spesso, noi Sindaci e amministratori, lasciati soli dallo Stato, non possiamo far fronte. Ma nonostante tutto abbiamo il dovere di guardare con speranza al futuro. Cercando di infondere sempre più fiducia ai nostri giovani, così da garantire un domani a questa terra di Calabria.
È, questo, in sintesi, il messaggio che il sindaco Giuseppe Antoniotti, lo scorso venerdì 1 Maggio, ha rivolto dalla Casina di Piazza Steri a quanti, giovani e famiglie, hanno preso parte alla 30esima edizione della Corri e Cammina per la pace ed il lavoro, quest’anno attenta alle tematiche del territorio e dei giovani. Alla cerimonia conclusiva della classica di primavera, che ha avuto il suo culmine con l’omaggio floreale alla stele della Madonna di Via Plebiscito, hanno partecipato, oltre al Primo cittadino, l’Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Giuseppe Satriano e l’assessore allo Sport e tempo libero, Giandomenico Federico.
“I valori dell’accoglienza, della solidarietà e della fratellanza – ha detto Antoniotti, ricordando l’ondata di sbarchi di migranti al porto di Corigliano - sono alla base della nostra cultura. La Sibaritide, però, - ha ribadito - non è in grado di poter dare conforto a questa gente. Purtroppo, anche noi, viviamo situazioni di estremo disagio e se l’Italia, da sola, sembra non avere le capacità per affrontare l’emergenza migranti, non da meno, ovviamente, lo sono i Comuni, lasciati soli dallo Stato e dall’Europa. Pertanto – ha aggiunto Antoniotti - mi sento di ringraziare e di esprimere la mia piena solidarietà all’amico e collega Sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, che insieme alla comunità coriglianese sta affrontando questa emergenza, nella totale solitudine del Governo nazionale”.
“Essere capaci di dare ospitalità all’estraneo è anche esso un valore, ha ribadito ancora l’Arcivescovo Satriano che nel contesto critico in cui si sta sviluppando l’emergenza migranti, ha solidarizzato con i sindaci e con i territori della Sibaritide, ma ponendo l’accento su quello che è il dovere di tutti i cittadini di dare assistenza, porgere aiuto e garantire soccorso a chi è in difficoltà. Ben vengano, allora – ha chiosato Monsignor Satriano - manifestazioni come la Corri e Cammina perché rappresentano un forte momento di aggregazione, socializzazione e condivisione anche con chi chiamiamo estraneo”.
Ma la 30esima edizione della Corri e Cammina ha rappresentato anche un momento per innalzare i valori dello sport e premiare i talenti locali che, nelle diverse discipline, portano alto il nome della Città di Rossano. L’Amministrazione comunale, pertanto, ha consegnato delle targhe di merito a Giuseppe Cirò, campione italiano di Formula3; a Natale Scorza, campione italiano di biliardo; ed ai giovani Giuseppe Lefosse e Miriam Marincolo, talenti emergenti e dalle grandi speranze di danza sportiva. A consegnare i premi è stato l’assessore al ramo, Giandomenico Federico, che ha ribadito la grande attenzione che l’esecutivo cittadino sta riservando proprio al tempo libero e alle attività agonistiche. Rossano – ha ricordato Federico – continua ad attestarsi sempre più come capoluogo e centro nevralgico degli interessi sportivi dell’intero meridione. E questo non solo per la qualità delle manifestazioni che proponiamo ma anche grazie a quanti, nostri concittadini, si distinguono nelle diverse discipline sportive.
A conclusione della riuscita edizione della Corri e Cammina, dopo la benedizione dell’Arcivescovo, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano, ai quali l’Esecutivo cittadino ha consegnato una targa di riconoscimento, hanno innalzato l’omaggio floreale delle Istituzioni alla stele della Madonna di Via Plebiscito, seguendo il più tradizionale dei cerimoniali.