L’emigrazione ieri ed oggi, evento dell’istituto Rossano 1
Grande successo per la manifestazione conclusiva del progetto di continuità “Siamo Nati per essere Fratelli” dell’istituto comprensivo Rossano 1. L’evento ha suggellato la buona riuscita di un progetto dedicato alle classi ponte, per garantire la continuità didattica tra i vari gradi di istruzione.
Quest’anno è stato scelto un tema particolarmente delicato ed attuale, l’immigrazione, analizzando i flussi migratori di ieri e di oggi. Alla base del progetto predisposto dalla commissione continuità, presieduta da Rosalba Risuleo, la volontà di innescare nei bambini i valori del confronto e della tolleranza, considerati elementi primari per progredire. La scuola è il primo luogo di confronto con la società e proprio tra i banchi di scuola si può e si deve insegnare la tolleranza e l’accoglienza. Sempre maggiori infatti sono i bambini stranieri iscritti nelle scuole italiane.
La serata di festa, tenutasi venerdì 6 maggio presso la scuola di Nubrica, ha ospitato le esibizioni dei bambini coinvolti nel progetto. Balletti, canti, video e poesie dedicate all’immigrazione. Moderati dalla giornalista Stefania Schiavelli, sono intervenuti il dirigente scolastico Antonio Franco Pistoia, il tenente della Guardia Costiera di Corigliano Lorenzo Tempesti, il Comandante della Squadriglia navale GDF di Corigliano, Angelo Congedo, il professore Franco Filareto, la responsabile del progetto Rosalba Risuleo. Ha concluso i lavori l’Arcivescovo Giuseppe Satriano.
Una serata allegra ma imbevuta di contenuti e sentimenti. E’ stato proiettato un video, della Guardia Costiera, che documentava una delle tante missioni di accoglienza ai naufraghi nel nostro mare. Attenzione dunque all’immigrazione di oggi, ma anche all’immigrazione di ieri, a quella compiuta dai nostri avi in cerca di un futuro migliore. Sono state narrate le storie di alcuni italiani, sulla base delle ricerche fatte dagli stessi bambini nelle loro famiglie, emigrati in Germania o in Usa. Le storie dell’immigrazione di oggi attraverso l’intervista ad una bambino della Romania che vice da anni in Italia.