Progetto della Pastorale giovanile: il Presidente Bruno alla giornata conclusiva
“Parlare del Santo protettore della propria città nell’era della globalizzazione è una importante occasione per riscoprire l’identità della comunità che si ispira a quel modello di santità. Per ritrovarsi, aggrappandosi alle radici profonde di una storia e di principi che non si devono disperdere nella molteplicità degli stimoli e delle distrazioni che troppo spesso allontanano l’uomo dal valore della solidarietà”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che questa mattina ha partecipato alla giornata conclusiva del progetto delle scuole del primo ciclo sul tema “Il Santo protettore della mia città, modelli di testimonianza”, organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale scolastica, guidato direttore Anna Maria Fonti Iembo.
La manifestazione conclusiva del progetto che ha visto coinvolte le scuole della diocesi di Catanzaro-Squillace si è svolta nella splendida cornice del Parco della Biodiversità, in particolare in un affollatissimo e colorato anfiteatro nel cuore del polmone verde del Capoluogo, fiore all’occhiello dell’amministrazione provinciale e patrimonio dell’intera regione. A dare il benvenuto agli ospiti e ai relatori dell’iniziativa, conclusa dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace monsignor Vincenzo Bertolone, il coro dell’Istituto comprensivo “Casalinuovo” di Catanzaro con l’Inno della Pastorale scolastica. Presenti anche il dirigente scolastico dell’istituto superiore “De Nobili” Maria Silvana Bordino, la dirigente e direttore del Musmi Rosetta Alberto, il presidente della commissione giudicatrice concorso sui Santi, Eugenia Gallo. Dal concorso pittorico che ha visto l’aggiudicazione di quattro premi per le scuole primarie, altrettanti per le medie e un premio speciale, è nata la mostra inaugurata al Musmi dal presidente della Provincia Bruno e dall’arcivescovo monsignor Bertolone.
“La giornata di oggi che conclude il progetto si richiama alla figura del beato Guglielmo Giaquinta, il santo vescovo che fondò il movimento Pro Sanctitate, il quale visse una spiritualità fondata sulla convinzione che Dio ha voluto e vuole una chiamata universale alla Santità – ha spiegato il direttore dell’Ufficio di Pastorale scolastica, Fonti Iembo – come risposta massima da parte di ogni creatura umana alla proposta ineffabile di Dio, al suo amore”. E sono proprio i bambini con il proprio sorriso e il proprio entusiasmo, ha detto monsignor Bertolone, che “devono rendere bella la nostra Calabria, anche riscoprendo l’importanza dei modelli di santità a cui tutti siamo chiamati”.
Una giornata in cui si parla di santità e di fraternità in un luogo come il Parco della Biodiversità che incarna perfettamente il modello della convivenza, ha evidenziato la dirigente Rosetta Alberto. Un’altra occasione da cogliere per ricordare – come ha avuto modo di fare il presidente Bruno – che il Parco è patrimonio di tutti e deve essere preservato dagli atti di vandalismo che ne deturpano la bellezza e ne ostacolano la fruibilità, dirottando sul ripristino delle strutture danneggiate risorse ingenti che potrebbero essere investite per la valorizzazione e il potenziamento dell’esistente. La premiazione al termine della manifestazione – diretta dal giornalista Domenico Gareri – ha visto protagonisti per le scuole primarie: al primo posto la scuola “Manzoni” con un decollage su Don Bosco; al secondo l’Istituto comprensivo di Taverna per una tempera su tela raffigurante San Sebastiano; al terzo l’istituto comprensivo ‘Citriniti’ di Simeri Crichi che ha raffigurato San Nicola di Bari e al quarto l’Istituto Campanella per un quadro ad olio su tela raffigurante San Vitaliano. Per le scuole medie: al primo posto la scuola primaria “Manzoni” con un dipinto su tela di Don Bosco; sempre la “Manzoni” al secondo posto con il quadro a carboncino e tempera dedicato a don Giovanni Bosco; al terzo la scuola “Casalinuovo” e al quarto la scuola Patari con un acquarello su San Giuseppe. Premio speciale all’istituto comprensivo di Fabrizia.