Cosenza: proteste contro i test invalsi
Volantini e uno striscione a grandi lettere: “Contro la scuola di classe, no Invalsi” – questa è stata l’accoglienza riservata agli studenti del Liceo “Scorza” e dell’ITIS “Monaco” di Cosenza dai militanti del Fronte della Gioventù Comunista, che questa mattina hanno presidiato l’ingresso della scuola per invitare gli studenti a boicottare le prove Invalsi, somministrate oggi a tutti gli studenti del secondo anno.
"La Buona Scuola - spiegano i ragazzi del Fronte - ha confermato ciò che affermavamo da tempo su queste prove. Dopo più di 20 miliardi di tagli alla scuola pubblica cumulati a partire dal 2008 per fare fronte alle imposizioni della UE, ormai neanche più celato è quello di ripartire le poche briciole di finanziamenti pubblici rimasti per le scuole pubbliche sulla base di queste valutazioni nazionali. L’obiettivo della somministrazione delle prove Invalsi è quello di "premiare" con i finanziamenti statali le scuole più prestigiose, invece di intervenire laddove c’è bisogno. Per il resto, le scuole dovranno affidarsi ai finanziamenti delle imprese private. Un progetto scellerato, che alimenta la già crescente distinzione fra scuola “di serie A”, e scuole “di serie B”, fra le stesse scuole pubbliche."
"Ogni militante del Fronte della Gioventù Comunista ha lavorato nelle scuole per promuovere il boicottaggio dei test Invalsi, spiegando a ogni studente le ragioni per cui lasciare in bianco queste prove e impedire all’Invalsi di stilare le sue graduatorie significa difendere l’istruzione pubblica e opporsi alla "buona scuola" di Renzi» ha annunciato Manuele Panella, militante del FGC "l’azione di oggi continua sulla scia delle proteste contro la nuova riforma della scuola, in difesa della scuola pubblica e contro la scuola di classe che questo sistema sta costruendo. Continuando la lotta affinché la "buona scuola" rivenga ritirata".