Due arresti e sette denuncie nella Locride
Due arresti e sette denunce sono state effettuate dalla Legione Carabinieri “Calabria”, comando provinciale di Reggio Calabria, Gruppo di Locri nel corso delle attività di controllo del territorio.
Ad operare i militari delle Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia e di militari di un distaccamento della Compagnia d’Intervento Operativo del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” di stanza in Mestre, per incrementare il controllo del territorio nell’ambito del piano nazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta”.
La pianificazione coordinata dei servizi è stata predisposta dal prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino.
I due arresti e le 7 denunce a piede libero sono stati effettuati nello scorso fine settimana durante i serrati controlli svolti dai Carabinieri: due per guida senza patente, altrettante per violazione edilizia ed altre 3 per ricettazione, truffa e sottrazione di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’Autorità Amministrativa.
In particolare, alle prime luci dell’alba di ieri, a Riace, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e dal Nucleo Cinofili della Compagnia Speciale di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti, detenzione illegale di arma e furto aggravato di energia elettrica, il 60enne del luogo Nazareno Cristodero. All'uomo, dopo una perquisizione domiciliare, sono state rinvenute, in un contenitore di metallo all’interno di una stanza in fase di costruzione, due buste in cellophane contenenti complessivamente 233 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, un fucile da caccia cal.16 a retrocarica, privo di marca e di matricola e parzialmente arrugginito, rinvenuto in un’altra stanza, e 17 bicchieri in plastica contenenti ognuno una piantina di canapa indiana, di altezza variabile tra i 5 e 15 centimetri. La successiva perquisizione estesa a due strutture rurali in un terreno di proprietà del fermato, ha consentito di accertare la realizzazione di altrettante serre, di cui una servita da 3 lampade e un termosifone e l’altra da un apposito sistema di irrigazione artigianale - funzionanti tramite la realizzazione di un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica mediante apposito cavo elettrico lungo 80 metro. Il tutto è stato sottoposto a sequestro. In totale erano messe a dimora complessivamente 257 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra i 55 e i 151 centimetri circa che, previa campionatura di 15 esemplari che serviranno per stabilire il quantitativo di principio attivo contenuto, sono state distrutte, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Locri, Concezio Arcadi. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri.
Nella serata di ieri, a Mammola, i Carabinieri della locale Stazione, dopo una serie serrata di accertamenti, testimonianze e verifiche, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, Cosimo Sità, 35enne del luogo, poiché, alle 13.45 circa, ha oltraggiato e aggredito fisicamente il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, mentre era a bordo della sua autovettura parcheggiata in Piazza Mercato. In particolare, l’uomo ha colpito ripetutamente la sua vittima con pugni al volto e all’addome, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni di prognosi, poiché infastidito dai lavori di manutenzione eseguiti nella mattinata da un operaio - su input del citato funzionario - nel giardino del locale Palazzo Ferrari (ove ha sede una casa di riposo per gli anziani, gestita da una parente dell’aggressore) a seguito di infiltrazioni di acqua piovana lamentate dai proprietari degli immobili contigui. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida prevista nella mattinata di domani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria informata nella persona del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Locri, Concezio Arcadi.
Ad Africo Nuovo, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per guida senza patente un 33enne del luogo, poiché, durante un controllo dinamico alla circolazione stradale avvenuto in via DI Vittorio, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura, di proprietà di un amico, senza essere in possesso della patente di guida poiché revocatagli nel 2009, allorquando fu stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
̤Denuncia anche per un 27enne del posto, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale avvenuto lungo quella via Grmasci, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura, di proprietà di un suo familiare, senza aver mai conseguito la patente di guida.
Analoga denuncia a Brancaleone, dove i Carabinieri della locale Stazione, insiemee a personale della Compagnia di Intervento Operativo del 4° Btg “Veneto”, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio degli alloggi hanno sottoposto a controllo 24 alloggi popolari di cui: 17 legittimamente occupati;
7 per i quali sono in corso accertamenti per verificarne la legittima occupazione. Sono state identificate 50 persone, che occupavano tali alloggi. Inoltre, è stato deferito in stato di libertà un 25enne del luogo per ricettazione, sorpreso detenere all’interno del camino della propria abitazione 125 kili di cavi in rame d’illecita provenienza, privi di guaina protettiva. Sono in corso accertamenti per individuare dove sia stato asportato l’ingente quantitativo di “oro rosso”.
E' stata rinvenuta, poi, all’interno di uno dei mattoni forati che costituivano la base della recinzione perimetrale dei terreni limitrofi all’area oggetto degli ampi controlli, una pistola cal. 6.65, priva di marca, con matricola abrasa ed in discreto stato di conservazione.