Cgil Calabria, “linciaggio politico contro la Bindi”

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"Sincera solidarietà alla Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, per lo strumentale linciaggio politico di cui è stata fatta oggetto in questi giorni per avere indicato sedici personalità, sulla base di fatti concreti e di un codice etico e comportamentale, come impresentabili nelle competizioni elettorali". E' quanto si legge in una nota stampa della Cgil Calabria.

"Abbiamo atteso la fine delle elezioni amministrative - aggiunge la Cgil - per evitare di entrare nella polemica politica e per concentrare il nostro giudizio sul merito della questione. Diciamo subito che il nostro giudizio sul neo Presidente della Campania, De Luca, è quello di un amministratore sapiente e competente. Ma restiamo sbigottiti, invece, dal fatto che dopo che la Commissione vota il codice comportamentale, anche con l'apporto del Movimento 5 stelle, il Pd lo mette incredibilmente in discussione. Così come ci appare deplorevole e mortificante che alcuni parlamentari della stessa Commissione affermino di non essere a conoscenza di fatti che invece hanno discusso e approvato. Questo e' davvero sconcertante. Una volta i componenti della Commissione Antimafia erano autorevoli e autonomi, erano selezionati anche in base al loro prestigio per svolgere un lavoro delicato, oggi, invece, alcuni appaiono solo interessati a rispondere ad interessi di parte. Ci sorprende, poi, l'atteggiamento dell'on. Magorno, componente della Commissione, che normalmente quando è presente e parla non lo ascoltano e adesso, invece, parla, dopo aver votato, sperando di essere ascoltato. La Presidente Bindi - conclude la Cgil Calabria - ha assunto un comportamento ineccepibile dal punto di vista etico e politico cosa che invece il PD di Renzi e i suoi cortigiani stentano ad avere e che li porta ad allontanarsi dal sentire comune e dai bisogni dei cittadini come risulta evidente dal recente esito elettorale".