Centro Storico, deputati Pd a Governo: stato di emergenza ed investimenti
Su iniziativa dei deputati cosentini è stata rivolta una interpellanza urgente al Presidente Matteo Renzi e ai Ministri dell’ambiente, dei Beni Culturali e delle Infrastrutture. Il testo ha registrato finora una vasta adesione: sono circa 40 i deputati che hanno apposto la loro firma.
Di fronte alla modalità che la deputazione del PD ha scelto per la parlamentarizzazione del tema il Governo nazionale dovrà ora, in tempi rapidi, presentarsi in aula, alla Camera dei deputati, per annunciare il suo orientamento. Obiettivo primario della interpellanza è quello di ottenere dal Governo la deliberazione dello stato di emergenza.
Con questa iniziativa i deputati del PD hanno inteso, prima di tutto, lanciare l’allarme sui gravi rischi ed i pericoli imminenti che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza del patrimonio edilizio, del sistema viario ed infrastrutturale. I deputati invocano l’urgenza di investimenti per la messa in sicurezza e l’attivazione di misure straordinarie attraverso l’attivazione dei poteri del Dipartimento della Protezione civile nazionale.
Con l’interpellanza si è inteso, altresì, ribadire la necessità della tutela e valorizzazione di un Centro storico che è considerato un bene culturale e monumentale esclusivo nel panorama italiano ed europeo. I deputati, inoltre, hanno voluto esplicitamente richiamare l’attenzione del Governo nazionale per mettere in campo azioni finalizzate a promuovere inclusione sociale per fronteggiare il grave disagio dovuto alla crescente povertà ed all’emergenza del problema casa.
Per quanto riguarda il finanziamento dei programmi per la mitigazione del rischio idrogeologico e per la prevenzione dei possibili danni conseguenti ad eventi disastrosi naturali i deputati propongono al Governo di prevedere interventi specifici nell’ambito dell’Accordo di Programma tuttora operante ed affidato alla responsabilità, come commissario, di Mario Oliverio.
Al Governo è stata posta, inoltre, la necessità di utilizzare soprattutto la nuova programmazione dei fondi europei per investimenti finalizzati alla rigenerazione urbana, alla ricostruzione della identità e della memoria storica, alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio, architettonico, archeologico, artistico, religioso ed ambientale.