Verdi: “Metropolitana di Cosenza non può restare nel libro delle favole”
“In piena campagna elettorale per le comunali di Cosenza -correva l’anno 2010- s’annunciava trionfalisticamente, da parte dei rappresentanti regionali di allora, l’avvio imminente dei lavori per la realizzazione della Metropolitana di Cosenza. Da quel momento ad oggi quel pubblicizzato Progetto, che è rimasto tale, ha fatto unicamente parlare di se con giustificate prese di posizione, ad ogni livello, contro un percorso previsto, giudicato poco adeguato all’esigenza effettiva dell’area interessata”.
“Siamo fermamente convinti - ammette il Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti Calabria, Aurelio Morrone - che rinviare ulteriormente la possibilità di dotare la città di Cosenza ( e con essa l’intera area urbana che gravita, per motivi di lavoro, servizi e/o studio, sull’asse Cosenza- Rende) di una irrinunciabile Infrastruttura per la mobilità (cosiddetta sostenibile) significa ‘condannare’ i cittadini di quest’area a continuare ad usare il mezzo privato, o il trasporto pubblico (quello che rimane) su gomma. Tutto ciò ha conseguenze sulla qualità della vita (di cui poco si parla)”, sostiene ancora Aurelio Morrone.
“Infatti, la qualità di un territorio dipende da tanti fattori fondamentali e tra questi quello della mobilità occupa un posto prioritario. Siamo, altresì, dell’avviso – analizza Aurelio Morrone - che un’area priva di un moderno sistema di trasporti, oltre ad alleggerire le già esauste risorse dei cittadini (oggi, i costi di ammortamento e di esercizio di un mezzo privato, quale l’auto propria, sono altissimi), a peggiorare la qualità della vita degli abitanti dell’area e di conseguenza la salute, poiché si è costretti a viaggiare su arterie il cui intenso traffico di auto produce inquinamento atmosferico (contribuendo,così, al cambiamento climatico).
A parte la migliore soluzione tecnica, per il percorso della Infrastruttura, quello che vivamente interessa ai cittadini – dichiara, inoltre, il Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti - è di poter vivere in area urbana in cui i servizi siano efficienti e, se possibile, anche economici. L’isolamento ferroviario prima, e la stazione FS di Vaglio Lise costituisce un esempio di smantellamento del sistema dei trasporti in quest’area cittadina; la chiusura dell’autostrada A3, a causa del crollo del viadotto Italia, dopo, richiama, su questo strategico comparto, uno forzo straordinario di valenza politico-istituzionale, cui nessuno può restare estraneo.
Lo sviluppo sostenibile – rileva il Co-Portavoce regionale dei Verdi Ecologisti, Aurelio Morrone - quello a cui bisogna che ogni amministratore pubblico guardi con interesse, presuppone un’organizzazione infrastrutturale che “consuma poco”, in modo da non compromettere quelle condizioni ambientali necessarie a chi viene dopo di noi. Pertanto – conclude Aurelio Morrone - visto che i finanziamenti europei molto spesso non vengono utilizzati e con rammarico li rimandiamo indietro, si chieda ai cittadini, magari attraverso una consultazione popolare, quale percorso metropolitano realizzare (tra i diversi che verranno, spero presto, sottoposti alla pubblica attenzione). Forse cosi si riuscirà, in futuro, a viaggiare con standard qualitativi di servizi, così come avviene nel resto d’Europa”.