ActionAid a Reggio Calabria, insieme a genitori e cittadini

Reggio Calabria Attualità

ActionAid insieme a genitori e cittadini per riportare all’asilo i bambini di Reggio Calabria Sabato 20 giugno ore 18, flash mob nel giardino antistante il Gebbione per chiedere alle istituzioni comunali di mantenere gli impegni presi per la riapertura degli asili nido pubblici della città

Dall’autunno 2013 Reggio Calabria non ha più asili nido pubblici. Le strutture pubbliche di Archi e di Gebbione, così come l'asilo aziendale del Cedir, l'ultimo ad essere chiuso nel luglio 2013, sono stati dichiarati non agibili. Sin dall’inizio di questa vicenda, ActionAid è scesa in campo al fianco dei cittadini di Reggio Calabria per chiedere alle istituzioni locali di continuare a garantire un servizio essenziale per l’educazione dei bambini e per la conciliazione dei tempi vita – lavoro delle famiglie.

Oggi, pur accogliendo con favore i primi passi svolti in questo senso dalla nuova amministrazione comunale, ActionAid torna a ribadire l’importanza del rispetto degli impegni presi e a farsi garante nel monitoraggio dell’evoluzione della situazione da qui ai prossimi anni.

Per ricordare alle istituzioni comunali gli impegni presi, sabato 20 giugno alle ore 18, ActionAid con i suoi attivisti e soci, insieme alla Presidente Orietta Maria Varnelli e il Segretario Generale Marco De Ponte, si unirà ai cittadini di Reggio Calabria per realizzare un flash mob durante il quale, accompagnati dal gruppo “Pagliacci clandestini”, puliranno e riqualificheranno il giardino adiacente l’asilo Gebbione. Nel parco, saranno poste inoltre delle sagome a grandezza umana, in rappresentanza dei bambini che dovranno tornare all’asilo da settembre.


La campagna “Chiediamo asilo” è partita nel gennaio 2014 con il lancio di una petizione che ha raccolto 5693 firme e nella quale si chiedeva alle istituzioni la riapertura degli asili nido pubblici, oppure, in attesa di provvedimenti definitivi, l'istituzione temporanea di forme alternative di asili nido. Il tutto, tramite una gestione trasparente e più responsabile delle risorse e garantendo una più ampia partecipazione dei rappresentanti delle famiglie alla fase di attuazione del piano dei servizi all'infanzia.


Nonostante una delibera comunale del febbraio 2014, emanata dai Commissari che al tempo governavano la città e nella quale si accoglieva la richiesta di far partecipare i genitori al percorso di riapertura degli asili nido, nessuna convocazione ufficiale ha fatto poi seguito a questo atto: di conseguenza, si è deciso di lanciare una class action, guidata da un Comitato asili del quale fa parte ActionAid. Nel frattempo, durante la campagna elettorale dell’ottobre 2014 per l’elezione del nuovo sindaco di Reggio Calabria, tutti i candidati sono stati invitati a prendersi un impegno concreto per la riattivazione degli asili nido in caso di elezione e in novembre, il nuovo sindaco Giuseppe Falcomatà, ha incontrato ActionAid per ribadire la sua volontà di lavorare per la riapertura di queste strutture.

Nel novembre 2014, è stata mandata una lettera di diffida, atto formale con il quale si è avviata la class action, e al quale hanno dato risposta sia Comune che Regione. Ad aprile, vengono fatti i primi passi concreti, con un incontro fra l’Assessore alle Politiche sociali e Comunitarie Giuseppe Marino e il Comitato asili, durante il quale l’Assessore si è impegnato ad avviare una collaborazione con il Comitato per la pianificazione dei fondi e la riapertura degli asili.

Attualmente, ActionAid, il Comitato e il Comune di Reggio Calabria cooperano insieme per la definizione dell’utilizzo dei fondi del Piano d’azione e coesione (PAC), per individuare un sistema adatto di selezione dei beneficiari dei posti convenzionati negli asili privati e per la revisione tecnica delle ristrutturazione degli asili di Archi e Gebbione.

“Siamo contenti che, dopo un periodo di immobilismo, le cose a Reggio Calabria si stiano finalmente sbloccando – dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid – I passi avviati dal Comune per la riapertura degli asili ci fanno ben sperare ma non sono che un inizio. Come promesso dalle istituzioni comunali, chiediamo che entro settembre sia riaperto l’asilo CEDIR e siano assegnati i posti convenzionati negli asili privati dell’area nord e sud. Ci aspettiamo, inoltre, che entro l’estate sia aperta la gara d’appalto per la ristrutturazione degli asili di Gebbione ed Archi e che queste strutture tornino attive entro settembre 2016. Infine, visto il fruttuoso lavoro che fin qui è stato svolto in maniera congiunta, ci auguriamo che il Comune continui a dialogare con la cittadinanza per rendere la gestione dei fondi PAC trasparente, partecipata e, nel lungo periodo, costruire una programmazione sostenibile dei servizi all’infanzia che vada oltre l’uso dei fondi straordinari”.