Sabato a Reggio la manifestazione “Stop alla tortura”
In occasione della Giornata internazionale per le vittime di tortura, sabato 27 giugno 2015 il Gruppo Italia 292 di Amnesty International organizza una manifestazione per sollecitare l’introduzione del reato di tortura nel codice penale.
L’evento, che prenderà il via alle ore 18:00, prevede un corteo che si snoderà lungo il Corso Garibaldi, a ReggioCalabria, durante il quale verranno portati all’attenzione dei cittadini alcuni casi di tortura impuniti in Italia. La manifestazione si concluderà a Piazza Italia, dove sorgono alcuni dei più importanti edifici istituzionali della città.
Colmare questa grave, incomprensibile e dolorosa lacuna legislativa, non è un'opzione ma un obbligo che l'Italia ha assunto con la ratifica, nel gennaio 1989, della Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite.
Oltre alla mancanza di un nome appropriato di rilevanza penale per un comportamento così aberrante, l'assenza di un reato di tortura implica effetti giudiziari precisi come la comminazione di pene inadeguate e la conseguente prescrizione dei reati minori che vengono applicati in sua vece.
Questa inadempienza è una delle principali cause della sostanziale impunità di cui hanno goduto i rei, e della giustizia negata per le centinaia di vittime delle violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di polizia durante il G8 di Genova del 2001, in particolare all'interno del centro di detenzione di Bolzaneto.
Molti casi, nei 14 anni trascorsi dai fatti di Genova, hanno continuato a chiamare in causa le responsabilità delle diverse forze di polizia per uso eccessivo della forza, inclusi i maltrattamenti in custodia, e per utilizzo improprio delle armi.
Tra il 2009 e il 2014, Amnesty International ha registrato torture e altri maltrattamenti in 141 paesi ma, dato il contesto di segretezza nel quale la tortura viene praticata, è probabile che il numero effettivo sia più alto. Nel 2014, 79 paesi hanno praticato la tortura.