Camera commercio Crotone, indagine Excelsior II Trimestre 2015
L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati dell’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il II trimestre 2015.
L’analisi dei programmi occupazionali delle imprese tiene conto oltre che delle assunzioni previste di lavoratori dipendenti, anche dell’inserimento lavorativo con modalità contrattuali diverse: lavoro in somministrazione (interinale), collaborazioni a progetto, contratti di lavoro indipendente, collaborazioni occasionali e incarichi a liberi professionisti con partita IVA.
L’elaborazione di tali dati a cadenza trimestrale, consente alla Camera di Commercio, attraverso il suo Ufficio Studi, di intensificare il monitoraggio sul mercato del lavoro, rendendo ancora più tempestivo e puntuale lo scenario previsionale dell’occupazione nel sistema imprenditoriale provinciale.
Si rammenta che i dati presentati, sono frutto di interviste realizzate direttamente con gli imprenditori del territorio, ai quali viene richiesto di fornire previsioni occupazionali; nello specifico, si tratta dei dati trimestrali sulle assunzioni programmate dalle imprese crotonesi nel periodo aprile-giugno 2015.
In sintesi, i dati evidenziano una previsione di 490 nuove assunzioni, e di queste poco più della metà, il 54,9% (pari a 270) avrà carattere “non stagionale”.
A farla da padrone, il settore dei Servizi, con il 77,6% delle assunzioni previste, pari a circa 380 unità.
Il restante 22,4% delle assunzioni previste, pari a circa 110 unità, avverrà invece nel settore Industria e Costruzioni e di queste, il 36,4% nel comparto edile.
Relativamente alle tipologie contrattuali, il 71,4% circa delle nuove assunzioni previste, sarà effettuato con contratti a tempo determinato; il 28,2% interesserà invece contratti a tempo indeterminato; statisticamente non rilevante la percentuale inerente il ricorso ad altre tipologie contrattuali.
Per quanto attiene invece ai gruppi professionali richiesti, la preferenza degli imprenditori del crotonese per questo primo trimestre dell’anno in corso, sarà indirizzata nel 51% delle nuove assunzioni, ad Impiegati ed addetti alla vendita e professioni commerciali e nei servizi; il 24,1% riguarderà invece Professioni non qualificate a seguire, nel 20,6% Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine; e solo il 4,3% delle nuove assunzioni, sarà indirizzato verso Dirigenti, Professioni specializzate e Tecnici.
A poco più della metà (64,8%) dei futuri occupati sarà richiesta una specifica esperienza di lavoro nel settore di attività dell’impresa o nella professione che sarà chiamato a svolgere.
Solo per il 3,5% delle figure da assumere, le imprese segnalano difficoltà nel reperimento, difficoltà maggiormente sentita nel comparto dell’Industria e Costruzioni (8,3%), maggiormente sentita nelle nuove assunzioni previste nell’industria (9,2%).
Il 22,2% delle 490 nuove assunzioni previste nel trimestre, saranno orientate verso persone con età inferiore ai 30 anni. Il fattore età risulta invece essere indifferente tra i criteri di scelta nelle previsioni di nuove assunzioni nel 58,8% dei casi.
Per poco più della metà delle nostre aziende (64,4%), il genere è un fattore indifferente nella scelta dei lavoratori da assumere. Invece, nel 28,2% dei casi le nostre imprese sono orientate all’assunzione di lavoratori di genere maschile; e, solo nel 7,4% la scelta sarà indirizzata nei confronti di lavoratrici.
Divario ancora più netto nel comparto Industria e Costruzioni, che prediligerà lavoratori di genere maschile nell’ 87% dei casi. Nessuno spazio per le donne in edilizia dove il totale delle previsioni occupazionali, è diretta esclusivamente a lavoratori di genere maschile.
Infine, in merito al livello di istruzione, le nuove assunzioni previste, riguarderanno nel 33,3% dei casi, lavoratori in possesso di un diploma; a seguire, nel 28,6% dei casi, lavoratori in possesso di qualifica professionale.
La richiesta di laureati interesserà solo l’1,4% del totale, mentre nel 36,6% dei casi non sarà richiesta nessuna formazione specifica.