Armonie d’arte, grande attesa per Bobby Mcferrin e Josè Carreras
Un viaggio nella musica, l’arte capace di raccogliere e interpretare, dare voce e forma agli archetipi della civiltà occidentale in tutta la loro pluralità di senso. Ancora una volta, il cartellone pensato per la XV edizione di Armonied’ArteFestival rappresenta lo spazio ideale in cui stili e generi musicali differenti si incontrano, raccontando uomini, storie e luoghi.
Quello proposto quest’anno dal direttore artistico del Festival, Chiara Giordano, è innanzitutto un viaggio nello spirito del mondo occidentale. L’America e l’Europa, infatti, si incontreranno sul suggestivo e quanto mai unico palco immerso nel Parco Archeologico di Scolacium dove arte e musica, natura e mano dell’uomo trovano l’equilibrio necessario per diventare armonia di suoni, parole e immagini. Così due protagonisti assoluti della scena internazionale, due delle voci più straordinarie del nostro tempo, testimoni di un immenso patrimonio e di una profonda identità, apriranno i battenti di questa 15esima edizione, per tracciare una sorta di dialogo simbolico tra terre e spiriti musicali lontani e diversi. E, infatti, Bobby McFerrin salirà sul palco di Armonied’ArteFestival domenica 19 luglio accompagnato da Francesco Turrisi alle tastiere, Andrea Piccioni alle percussioni e Ben Davis al violoncello. Seguirà José Carreras che sabato 25 luglio sarà a Scolacium accompagnato da Lorenzo Bavaj al pianoforte per uno dei due unici concerti italiani.
«Quando canto tendo a pensare orchestralmente a molteplici linee musicali che suonano separatamente ma insieme, tutte che fluiscono nella stessa direzione.
D’altronde, lo si può sentire nel mio canto. Quando dirigo mi piace sentire le linee melodiche e i ritmi dall’orchestra, la differenza tra i registri, fra i timbri» dice di sé l’autore del famosissimo singolo destinato a diventare la prima canzone a cappella, “Don't worry, be happy” (“Non preoccuparti, sii felice”), Bobby McFerrin, appunto.
Alla strepitosa e duttilissima voce americana risponderà la star assoluta, dal “timbro nobile, riccamente colorato e sontuosamente risonante”, José Carreras. L’artista ormani leggendario che proprio nella musica ha trovato la sua ancora di salvezza nel difficile periodo della malattia e che guiderà il pubblico in una passeggiata evocativa nella poesia cantata italiana e non solo, con una più che probabile incursione nel mondo della canzone napoletana..
«Quest’anno – ha dichiarato il direttore artistico Chiara Giordano – per la sezione Grandi Eventi abbiamo immaginato un dialogo che partisse dal grande jazz americano per approdare alla lirica europea, un viaggio, appunto, nel mondo occidentale raccontato da due voci simbolo di un patrimonio identitario tutto fatto di bellezza e armonia».
E non poteva mancare poi la ricerca artistica e culturale che ogni anno, anche attraverso la commissione di nuove produzioni in prima assoluta, confermano la qualità di un Festival che, edizione dopo edizione, contribuisce a conferire prestigio nazionale ed internazionale alla nostra regione.
Il festival proseguirà con altre due sezioni, quella dedicata alle Produzioni contemporanee commissionate e quella degli Eventi Speciali. Il teatro e la danza , i volti più amati del teatro italiano come Mariangela D’Abbraccio, Edoardo Siravo, Vanessa Gravina, Giovanni Carta e David Riondino e le Compagnie più importanti della scena internazionale come Balletto del Sud, si uniranno alla musica per continuare quel racconto appassionato di umanità differenti tra musica e muse.