Evasione fiscale internazionale, azienda nasconde ricavi per oltre 19 milioni
I Finanzieri di Vibo Valentia hanno eseguito una verifica fiscale nei confronti di una società di capitali tedesca leader in Europa nel settore delle energie rinnovabili individuando quello che gli inquirenti definiscono un “Gruppo societario di fatto”, composto da soggetti economici residenti e non residenti che, nel 2010 e 2011, ha operato nel settore dell’installazione di centrali solari in numerosi siti italiani in contrasto con la normativa tributaria nazionale.
In particolare, dagli accertamenti effettuati nel corso dell'operazione denominata "Icaro", sarebbe emerso “un complesso ed articolato sistema di frode fiscale” basato, tra l’altro, su presunte prestazioni infra-gruppo, su omesse rilevazioni contabili e su atti ed operazioni simulate.Nel complesso, dunque, i finanzieri hanno constatato ricavi non dichiarati e costi non deducibili per oltre 19 milioni di euro.
Il legale rappresentante della società è stato così deferito alla Procura per il reato di dichiarazione infedele mentre, in relazione all’imposta ritenuta evasa, è stata richiesta all’autorità giudiziaria l’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente.
“L’individuazione dei contribuenti connotati dai più elevati profili di rischio di evasione internazionale - spiegano i finanzieri - avviene sulla base di una mirata attività di intelligence, di controllo economico del territorio e da specifica analisi di rischio effettuata, anche a livello centrale dai Reparti Speciali, dalla Guardia di Finanza. Contrastare l’evasione fiscale – concludono gli investigatori vibonesi - vuol dire garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno e la Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini”.