Spaccio di droga sul tirreno cosentino. 11 arresti tra Cetraro e Scalea
Sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza una banda di spacciatori che operava sul versante dell'alto Tirreno, tra Cetraro e Scalea. Sono 14 su 15 le ordinanze eseguite all'alba dai Carabinieri, che hanno operato a Cosenza, Belvedere Marittimo, Diamante, Cetraro, Dipignano e Villapiana, e anche nel carcere di Civitavecchia (Roma), per bloccare un fiorente commercio di droghe leggere. I carabinieri hanno anche notificato quattro obblighi di dimora. Secondo l'accusa, gli arrestati si rifornivano di cocaina, hascisc e marijuana in Lombardia e Campania e poi la vendevano sia sul litorale tirrenico che a Cosenza. Tra gli arrestati vi sono studenti e disoccupati, ma anche commercianti e piccoli imprenditori che volevano, con il traffico di droga, come spiegato in una conferenza stampa, arrotondare i loro introiti. In manette anche esponenti di spicco della criminalità della zona. Santo Nigro, nello specifico, è figlio di Pino Nigro, coinvolto nell'operazione antiusura della DDA di Catanzaro denominata Cartesio, dell'agosto 2009, da cui questa di oggi ha preso l'avvio. Coinvolta anche la madre, Franca Coccia, che avrebbe aiutato il figlio in un trasporto di droga dalla Lombardia. Tra i 18 indagati totali, 3 persone, di cui due milanesi, risultano denunciate in stato di libertà per gli stessi reati. L'indagine è stata denominata Cremino, dal nome di un nuovo tipo di droga cremosa con un effetto superiore al normale, molto in uso nella zona himalayana come rimedio. Alla conferenza erano presenti il procuratore di Paola, Bruno Giordano, il Comandante dei Carabinieri di Cosenza, Aldo Iacobelli, il Capitano Luca Giandominici e il Tenente Vincenzo Falce della Compagnia di Scalea. Specificato anche che i ricavi dello spaccio al dettaglio sono risultati ammontanti anche a dieci volte il costo dello stupefacente acquistato all'ingrosso. Nell'operazione di oggi sono stati impiegati un centinaio di militari, coadiuvati da unitaà cinofile di Vibo Valentia.
Con l'operazione di oggi, in carcere sono finiti Santo Nigro, 26 anni, Carmelo Pagano, 30 anni, Giuseppe Candente, 33 anni, Giuseppe Mandaliti, 28 anni, Giovanni Aita, 29 anni, (questi ultimi due gia' detenuti rispettivamente a Civitavecchia e a Paola), Alfredo Loiero, 47 anni, e Massimo Iozzi, 37 anni.
Ai domiciliari sono andati Francesco De Stefano, 31 anni, Gino Pagano, 27 anni, Francesco Bisignano, 24 anni, e Pierluigi Leonetti, 24 anni. Obbligo di dimora imposto infine a Michele Perri, 25 anni, Rossella Sandonato, 27 anni, fidanzata di Santo Nigro, Roberto Sandonato, 21 anni, e Angelo Verta, 23 anni.