Mastroianni: “Nessun pregiudizio ideologico alle biomasse a Lamezia”
"Nessun pregiudizio e nessuna opposizione ideologica alla realizzazione delle centrali Biomasse a Lamezia Terme.
Esiste solo un problema: garantire la tutela della salute e la salvaguardia dell’incolumità pubblica, specie nelle aree abitate, da possibili fonti e rischi ambientali dovuti anche all’emissione di gas e polveri sottili in atmosfera.
Non vi è alcun dubbio che gli impianti biomasse che la società proponente intende mettere in produzione rispecchiano elevati standard di innovazione e sicurezza ci mancherebbe altro". E' quanto scrive Nicola Mastroianni, già consigliere comunale di Lamezia Terme.
"Il problema - continua la nota - è sempre utile ribadirlo, ovviamente non si pone nel caso in cui il nuovo impianto va a sostituire uno vecchio, pericoloso e dannoso.
Ma nel caso in cui l’impianto invece si pone solo l’obiettivo di bruciare biomasse (senza sapere cosa e quanto, probabilmente 24 ore al giorno) per produrre e mettere in rete energia a solo scopo economico, è evidente e legittima qualche perplessità dei cittadini che, differentemente da quanto avvenuto fino ad oggi, devono essere sempre più resi partecipi della vita pubblica specie se le decisioni possono influire e condizionare il loro stile di vita e la loro salute.
L’interrogativo mi pare quindi abbastanza fondato e legittimo e non deve destare malessere e inquietudine della parte proponente.
Altro interrogativo è come ipotizzare e affrontare la compatibilità urbanistica e ambientale dell’insediamento produttivo nell’area di Via del Progresso all’indomani dell’approvazione del Piano Strutturale Comunale che, quale ambito delle funzioni di eccellenza urbana, non prevede affatto anzi preclude tipologie economiche e produttive di tale natura e scopo.
Forse è il caso che la società proponente affronti con la debita e pubblica trasparenza la questione e, soprattutto, valuti anche la possibilità di delocalizzare la realizzazione dell’investimento nell’area PIP di Contrada Rotoli oppure in uno dei tanti capannoni inutilizzati presenti nell’area industriale lametina.
Interrogativi, anche quelli di natura e carattere amministrativo, che a distanza di qualche giorno ancora attendono risposta dall’amministrazione comunale".