Mediterraneo possibile, domani banchetti per la raccolta firme
Prenderà il via domani, sabato 29 agosto, sul lungomare cittadino di Crotone, la raccolta firme dei quesiti referendari di " Possibile" da parte dell’associazione Mediterraneo possibile.
I banchetti saranno presenti nei giorni: 29 agosto: Via Cristoforo Colombo (accanto al Blanc Bar) ore 18.00 – 22.00; 5 settembre: Via Cristoforo Colombo (accanto al Blanc Bar) ore 18.00 – 22.00; 12 settembre: Via Cristoforo Colombo (accanto al Blanc Bar) ore 18.00 – 22.00; 15 settembre: Piazza della Resistenza ore 18.00 – 22.00; 19 settembre: Via Cristoforo Colombo (accanto al Blanc Bar) ore 18.00 – 22.00; 22 settembre: Piazza della Resistenza ore 18.00 – 22.00.
I quesiti referendari si possono, inoltre, sottoscrivere presso l’Ufficio elettorale/Anagrafe del Comune di Crotone, nelle ore di apertura al pubblico. Non è, invece, possibile sottoscriverli direttamente sul sito Possibile.com, come erroneamente indicato. I grandi temi oggetto di referendum sono: democrazia, lavoro, scuola, ambiente.
In particolare sui quesiti n. 3 e 4, relativi alle trivellazioni, é nostro dovere sottolineare che sono diretti uno ad abrogare le parti dell’articolo 38 del cosiddetto “Decreto-sviluppo” (governo Monti, 2012) che derogano al divieto generale di trivellazioni entro le 12 miglia dal perimetro delle aree protette marine e terrestri, per quanto riguarda gli iter autorizzativi già in corso.
L’altro, strettamente legato al quesito numero 3, riguarda invece lo “Sblocca Italia”, emanato nel settembre 2014, con cui il Governo Renzi ha incluso le attività di ricerca e coltivazione (estrazione) di idrocarburi tra le attività strategiche indifferibili e urgenti che, pertanto, possono usufruire di iter autorizzativi facilitati e in deroga (cancellando importanti elementi di garanzia e di controllo quali il vincolo preordinato all’esproprio e depotenziando la partecipazione delle Regioni e degli enti locali ai relativi procedimenti amministrativi), oltre a prevedere tempi più lunghi per le concessioni di esplorazione e di sfruttamento del giacimento.
Il quesito mira a eliminare il carattere strategico della ricerca e trivellazione di idrocarburi, riportando l’iter autorizzativo alla procedura ordinaria e, al contempo, riducendo la durata delle autorizzazioni. Prendiamo atto, infine, della deliberazione consiliare del Comune di Crotone del 2013, e in virtù del fatto che quell'atto non puó fermare le trivellazioni non avendo più alcun valore dopo l'entrata in vigore dello Sblocca Italia, proprio in coerenza con quel documento, chiediamo al Consiglio Comunale di Crotone di sostenere e sottoscrivere i quesiti referendari diretti all' abrogazione delle leggi che le agevolano.