Cgil, vertenza per l’ammodernamento della ss 106
Ancora sangue, altre vittime sulla strada che si è guadagnata sul campo il brutto titolo di “strada della morte.La CGIL esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia del giovane regista Giuseppe Petitto, stroncato ieri mattina nell’ennesimo incidente stradale sulla SS 106 jonica".
E' quanto si legge in una nota di Giuseppe Valentino Segretario Generale CGIL Catanzaro. "Tante le croci - continua la nota - tante le vite spezzate, le famiglie distrutte, tante vittime per un solo carnefice: l’Italia. La Calabria nonostante i proclami e gli impegni dei vari Governi nazionali rimane dopo più di 150 anni dall’Unità un luogo senza Patria, un parente lontano, scomodo, di cui ci si ricorda solo in occasioni particolari.
I morti ammazzati dalla strada della morte non scuotono le coscienze di chi parla del Sud e della Calabria solo quando gli istituti di ricerca o statistici ci ricordano per l’ennesima volta che siamo una terra in cui la miseria, la fame, la disoccupazione e la criminalità la fanno da padrone sulle nostre vite. Così se ne parla, per giorni e giorni, si susseguono commenti e valutazioni fino ad esaurimento scorte, poi si torna alla quotidianità.
Quante vittime in meno, quante vite innocenti sarebbero state salvate se le Opere necessarie ad ammodernare le nostre strade fossero state realizzate? Basta guardare a quanto è diminuito il numero di incidenti tra Squillace e Simeri Crichi dopo l’ammodernamento dell’arteria per capire che tante vite umane potevano essere salvate.
Le importanti spinte che arrivano dai comitati “basta vittime sulla SS 106” devono essere di supporto alle Istituzioni locali e alla rappresentanza politica e sociale per aprire una vertenza senza precedenti che impegni Anas e Governo ad assumere la questione 106 come priorità. Non possiamo rischiare ulteriormente che dopo l’ennesima vittima “eccellente” l’unico sforzo che riusciamo a sostenere è piantare un’altra croce o targa ricordo.
La CGIL di Catanzaro è impegnata da subito per aggregare i tanti soggetti Istituzionali e sociali - a partire dai Sindaci della fascia jonica – in un’unica vertenza che aggreghi la Calabria della lotta per l’ammodernamento della SS 106 da Nord a Sud".
Dobbiamo impedire non solo che l’elenco delle vittime continui ad allungarsi ma creare occasioni di lavoro per la nostra gente che è costretta ad emigrare (la “buona scuola” docet) per poter vivere.
La CGIL è convinta che in questa battaglia il popolo calabrese - noi che non ci arrendiamo alla “fatalità” di un destino tracciato ed irreversibile - saprà ritrovarsi e scoprire che anche in questa nostra terra che sembra abbandonata a se’ stessa, non siamo soli e, soprattutto, non ci potranno isolare".