Un altro magnifico Astore torna a volare nei boschi della Sila
I volontari del C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) gestito dal CIPR (Comitato Italiano per la Protezione degli uccelli Rapaci) di Rende, nei giorni scorsi, unitamente agli agenti del Corpo della Polizia Provinciale di Cosenza, in servizio al distaccamento di San Giovanni in Fiore, hanno provveduto al rilascio, in Sila, di un altro esemplare di Astore (Accipiter gentilis). Si tratta del secondo rapace appartenente alla specie Astore, che è stato liberato sull’Altopiano della Sila nel giro di pochissimi giorni, grazie alla sinergia tra il Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza e il CRAS – CIPR di Rende. Nel primo caso, un adulto di Astore nel mese di febbraio 2015 era stato rinvenuto gravemente ferito in una zona periferica di San Giovanni in Fiore, il rapace era stato recuperato dai poliziotti provinciali del distaccamento silano mentre sulla zona stava imperversando un violento nubifragio. Dopo oltre cinque mesi di delicate cure, il rapace è stato ridonato ai cieli della Sila. In questo secondo caso, invece, il rilascio in natura, ha riguardato un giovane di Astore; giunto dal comune di Aprigliano nel mese di giugno con ancora il piumino tipico dei pulli di rapace.
La liberazione del giovane Astore è stata possibile grazie all’impegno dei volontari del CRAS che hanno curato e seguito con attenzione le diverse fasi della sua crescita fino alla delicata fase di svezzamento e la sua totale autonomia. Nei fitti e cupi boschi della Sila, il giovane Astore, ha potuto così spiccare il volo con successo e ritornare nel suo habitat naturale, grazie ancora una volta al sapiente ed eccellente lavoro dei volontari del CRAS e degli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza. L’Astore è un formidabile predatore di uccelli e mammiferi, in grado di destreggiarsi anche nella vegetazione più intricata ed è presente in Italia, meno comune di altri rapaci, sulle Alpi e negli Appennini. I due individui, salvati e rilasciati in questa calda estate, sicuramente andranno a rimpinguare la preziosa popolazione silana.