Chiuso stabilimento balneare a Reggio, una denuncia
Continuano a ritmo serrato i controlli dall'Arma dei Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria finalizzati a verificare l'ottemperanza al vincolo del sequestro di alcune strutture di un noto stabilimento balneare ubicato nel lungomare di Gallico, oggetto di attività di sequestro lo scorso 14 luglio nell'ambito dei controlli interforze focus 'ndrangheta.
Dall'accertamento è emerso che le stesse opere/strutture venivano utilizzate dalla titolare della concessione, nonché custode giudiziale in atti nominata, senza alcuna autorizzazione dell'autorità giudiziaria e cosa ben più grave avendo violato i sigilli apposti all'atto del sequestro. L'autrice dei fatti, "sperando di non essere sorpresa dalle forze di polizia, in spregio alle disposizioni dell'Autorità Giudiziaria che aveva disposto la custodia senza facoltà d'uso" affermano gli inquirenti, aveva pensato bene di utilizzare le strutture.
L'indagata, 42 anni, colta in flagranza di reato, è stata nuovamente identificata e deferita alla locale Procura della Repubblica dai militari della Stazione Carabinieri di Gallico e della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, che hanno proceduto nel contempo a riapporre i sigilli a tutte le strutture e ad redigere nuovo verbale di riapposizione sigilli. Gli atti di polizia giudiziaria sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per le pertinenti valutazioni.