Sacal, Barbanti: “Lo scioglimento ed il rinnovo del CdA è l’unica soluzione"

Catanzaro Infrastrutture

"Lamezia Terme. Il 15 settembre potrebbe essere un punto di svolta per il futuro della Sacal , infatti per l’ ente che amministra l’aeroporto internazionale lametino e’ prevista una riunione del CdA in cui , auspichiamo , venga presa in seria considerazione lo scioglimento del Consiglio ed il rinnovo dello stesso ." Lo dichiara in una nota Sebastiano Barbanti di Alternativa Libera.

"A breve verranno stanziati circa 500 mln di euro - continua Barbanti- di cui una parte per rimodernare l’aeroporto , una parte per creare un grande polo di trasporto intermodale spostando la stazione di Santa Eufemia all’interno dell’aeroporto ed infine costruendo un’uscita della A3 SA-RC direttamente collegata all’aeroporto.Sono sicuramente opere infrastrutturali che giovano alla nostra regione , ma tutti questi soldi possono essere affidati ad un Cda in cui alcuni membri sono sotto inchiesta per abuso d’ufficio, turbativa d’asta, appalti pilotati e assunzioni facili?

"Naturalmente - prosegue il rappresentante di Al - rispettiamo le opinioni di alcuni amministratori locali che hanno difeso a spada tratta i loro rappresentanti all’interno del CdA tutelando la loro integrita’ morale e garantendo per loro pubblicamente , ma nel contempo auspichiamo che nel caso emergano circostanze che accostino queste personalità alle inchieste menzionate in precedenza anche detti amministratori locali si dimettano prontamente dai loro incarichi pubblici, in quanto la loro credibilità verrebbe minata irrimediabilmente".

Barbanti ribadisce infine che "per noi, la priorità è rinnovare il Consiglio d’amministrazione attraverso la nomina di nuovi membri in un'ottica di totale discontinuità rispetto al passato e non solo: la Sacal è al 66% pubblica ma alcuni enti pubblici sono soliti nominare in loro rappresentanza possessori di piccolissime quote azionarie (meno dell’1%). Legalmente nulla osta il perseverare in simili prassi, ma - conclude la nota - riteniamo poco opportuno che i soldi pubblici possano venir gestiti da privati."