Prefettura Vibo, Cavallaro (Cisal): serve un comitato unitario
“L’idea del sindaco Elio Costa mi ha trovato d’accordo sin dalla prima ora e l’ho espressa con piena convinzione.
Non può che partire dal primo cittadino del comune capoluogo della Provincia – scrive in una nota Franco Cavallaro, Segretario Generale Cisal Vibo Valentia - la più ideale e determinata iniziativa per affrontare gli effetti dell’ allarme rosso che si è diffuso su tutto il territorio nelle immediatezze della notizia venuta fuori dalla circolare del Ministero dell’Interno e che mira all’abolizione della Prefettura di Vibo Valentia.
La convocazione di mercoledì, alle ore 16,30 a Palazzo “Luigi Razza” dei 50 sindaci della provincia e di quanti in un certo senso possono concorrere ad intavolare un confronto utile a concretizzare una forte mobilitazione in direzione della revoca della richiesta abolizione della Prefettura di Vibo Valentia, mi auguro venga articolata seguendo un preciso protocollo operativo, se si vuole la sua riuscita, che non può non essere suffragata da una forte e motivata condivisione.
Il confronto promosso da Elio Costa deve, infatti, mirare a superare la vecchia logica di produrre una pletora di interventi che spesso sfiorano la polemica e l’area delle chiacchiere.
Questo vuol dire che ogni apprezzabile diritto di primogenitura va messo da parte se si vuole spianare un percorso che permetta al coordinamento di pervenire ad una proposta capace di convincere il titolare del Viminale a ripensare la sua scelta sulla destinazione della Prefettura di Vibo Valentia, restituendo speranze ad una popolazione che assunto quasi una sorta di feeling con gli uffici della Prefettura.
Ritengo, infatti, - si legge ancora - che ogni azione isolata o di parti del sistema politico, istituzionale, sindacale, associativo e di altri livelli d’impegni, per come avvenuto spesso in passato, venga bandita per far posto ad una sinergica iniziativa suffragata dal più pieno consenso di tutti.
Inutile andare a misurare i muscoli della politica, delle istituzioni e di chi ritiene che attraverso la propria personale spinta si possa pervenire ad un superamento della difficoltà perché quanto accaduto in passato ci insegna che per dare un effetto voluto ad una proposta occorre lottare nella più solida unità.
Se bisogna rivolgersi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi o al Ministro dell’interno Angelino Alfano è giusto che ciò accada nella più concreta condivisione, scegliendo la strada più percorribile.
Non credo esistano molti percorsi per pensare di dare effetto ad una mobilitazione se non si mette in moto un meccanismo che va attuato in piena consapevolezza, unitario impegno e inedita volontà operativa.
Ecco perché - scrive ancora Cavallaro - spetta ad Elio Costa, che ne ha le capacità, mettere in piedi un Comitato che riassuma nella sua proposta quanto verrà detto e discusso mercoledì prossimo in sede di assemblea.
L’abolizione della Prefettura di Vibo Valentia ha messo a soqquadro la politica, le istituzioni, i sindacati, le associazioni ed i cittadini tutti suonando la sveglia a chi fino ad oggi ha volutamente dormito o fatto finta di niente.
Ora - conclude - bisogna correre ai ripari. Le motivazioni per far retrocedere il Viminale dalla scelta ci sono tutte per cui adesso bisogna avere la capacità di dimostrare che Vibo Valentia è in grado di promuovere una lotta con intelligenza per difendere e tutelare i legittimi interessi dei suoi cittadini.”