Unidroga, il progetto dei templari federiciani
“La droga fa tutto in un colpo solo. Uccide e arricchisce la mafie”. Per abbatterla è necessario imparare a recepire e a comunicare il fenomeno nella sua unicità annientatrice, che, di conseguenza, richiede un’unità di intenti e di azione. Da qui il progetto “Unidroga”, realizzato dalla Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani, teso a proteggere il potenziale mentale e produttivo dei giovani attraverso un solido sistema di alleanze con gli Operatori della Sicurezza e con le principali agenzie educative, famiglia e scuola, al fine di predisporre nuove tecniche in grado di lavorare congiuntamente, su due fondamentali dati di realtà.
Il primo, è che la droga “uccide” in tutte le sue forme, non presentando alcuna differenziazione né nella sua composizione né nei suoi appellativi. Il secondo, è che la droga “arricchisce le mafie”, soffocando la nostra economia. Lavorare sul primo dato di realtà significa operare per porre fine a quella performance mediatica su “droghe pesanti” e “droghe leggere”, che, molto spesso, uccide ancor prima, divulgando energicamente e con ogni mezzo quella verità rappresentata dal fatto che tutti i tipi di droga sono perfettamente in grado di interferire con le normali funzioni neuro-psichiche delle persone, compromettendo irrimediabilmente la loro integrità psicofisica nonchè la loro armonica presenza nella società.
Lavorare sul secondo dato di realtà significa, invece, operare per spezzare il rapporto il rapporto “droga-criminalità”, basato sul mercato della droga che, negli ultimi decenni, è diventato sempre più complesso sia per l’espansione dei consumi e sia per l’incremento dei soggetti criminali che producono e commercializzano la droga.
Tra i primi organismi che hanno scelto di collaborare al progetto “Unidroga” v’è la Sezione di Cosenza dell’ANPS - Associazione Nazionale della Polizia di Stato, a testimonianza di una singolare sinergia tra i Templari Federiciani e i sodalizi del Comparto Sicurezza e Difesa, rivolta ad avvisare che la droga non conosce alternative, debolezza, leggerezza, né clemenza; a trasmettere che la droga conosce due soli verbi: “uccidere” e “arricchire”; a tramandare che essa ha due sole evoluzioni: la “morte” e la “sporca ricchezza”.