Accesso ai farmaci: le raccomandazioni di Cittadinanzattiva-Tdm
“L’accesso alle cure farmacologiche rappresenta un banco di prova per l’unitarietà e l’ equità del Servizio Sanitario Nazionale verso i cittadini, in particolare quelli affetti da patologie croniche e rare, ed è per questo che chiediamo al Governo un provvedimento nazionale di riordino del settore, con cui si chiariscano con esattezza ruoli, funzioni, tempistiche, responsabilità e partecipazione delle associazioni di cittadini e pazienti nel processo, mettendo a sistema sia il ruolo dell’EMA, sia quello nazionale, regionale e aziendale, a garanzia della trasparenza sulle decisioni”. È quanto si legge in un comunicato di Cittadinanzattiva Assemblea di Crotone.
Tonino Aceti Responsabile Nazionale del TDM dice : “Quello che abbiamo sotto gli occhi è un sistema ancora troppo frammentato, in cui si sovrappongono decisioni regionali a quelle nazionali, e capita anche che siano contraddittorie, ed è necessario invertire questa tendenza, adottando un unico Prontuario farmaceutico vincolante su tutto il territorio nazionale, vale a dire il Prontuario farmaceutico nazionale. Non solo perché l’eliminazione di duplicazione di funzioni (Agenzia del farmaco nazionale e Commissione del farmaco regionale) rappresenterebbe un vero e primo importante atto di spending review che agirebbe sugli sprechi senza intaccare i diritti dei cittadini, ma offrirebbe anche una garanzia di non discriminazione per le persone che vivono in aree diverse del Paese.
Parimenti, chiediamo che venga adottata la ricetta unica per la prescrizione dei farmaci valida su tutto il territorio nazionale e non più regionale come avviene oggi, tanto più che stiamo andando verso quella elettronica e che le farmacie si stanno attrezzando. Anche qui, sia per offrire garanzie di pari diritti a tutti i cittadini, primo fra tutti quello alla libera circolazione, che per valorizzare il ruolo del farmacista”.
“Il documento costituisce un altro tassello importante delle attività del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva in tema di sanità pubblica – prosegue la nota - ed in particolare di accesso equo e tempestivo alle cure e alle terapie. I principali nodi affrontati: spesa farmaceutica e tetti, definizione condivisa di innovazione, burocrazia, tempi di autorizzazione del farmaco, commissioni regionali, ticket, revisione del Prontuario Sanitario Nazionale (PSN), meccanismo di payback, nuovi modelli di ricerca e sviluppo, registri di patologia, piano terapeutico, accesso ai farmaci innovativi, HTA e partecipazione delle associazioni di cittadini e pazienti.
Per ciascun aspetto è stata formulata una raccomandazione civica con il contributo di esperienza e competenza di “addetti ai lavori” (si ringrazia per la partecipazione AIFA, ALICE ITALIA ONLUS, AMICI ONLUS, ANMAR, FEDERFARMA, FIASO, FOFI, INPS, LILA, SIFO, WALCE). Il lavoro fonda il suo presupposto sulle segnalazioni dei cittadini e le priorità individuate dalle associazioni di pazienti aderenti al Coordinamento nazionale delle Associazioni di Malati Cronici in tema di accesso ai farmaci, ed è stato realizzato grazie al contributo non condizionato di Brystol Myers-Squibb.
Ecco in sintesi – conclude il comunicato -alcuni dei principali punti per rendere uniforme, tempestiva, appropriata ed equa l’assistenza farmaceutica pubblica:
- un atto sul riordino della farmaceutica che permetta una visione organica del processo, chiarisca i ruoli, le competenze, le funzioni, le tempistiche e le attività su tutti i livelli interessati;
- l’aggiornamento del PFN con una procedura trasparente; lo strumento deve rappresentare la risposta alla frammentazione dei PTR, ai bisogni di salute dei cittadini e contribuire alle attività dei professionisti;
- la riaffermazione della centralità dei Livelli Essenziali di Assistenza farmaceutici.
- definizione condivisa tra tutti gli stakeholder, in primis associazioni di cittadini e pazienti, del concetto di innovazione.”