Basta vittime 106: “Il 3° Megalotto della S.S.106 si farà perché lo dice la Cisl”
"In riferimento alla realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto, accolgo con fiducia ed ottimismo le dichiarazioni apparse ieri sulla stampa del segretario della CISL Mario Venulejo il quale fondamentalmente ritiene “poco probabile” la possibilità che i lavori di ammodernamento possano essere stati cancellati dal Governo così come paventato nei giorni scorsi dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che mi onoro di presiedere".
E' quanto scrive Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.
"Voglio precisare sin da subito – con la stessa serietà che da sempre contraddistingue l’Associazione che presiedo – che sulla vicenda non credo che nessuno possa affermare di avere la verità in tasca ma ritengo significative ed importanti le parole emerse dal comunicato della CISL che meritano certamente di essere riprese ed analizzate. C’è, infatti, un non precisato Dipartimento del Ministero alle infrastrutture che afferma che del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto (riporto il virgolettato), “ai fini dell’approvazione del progetto definitivo, se ne discuterà nella prossima riunione utile di ottobre” anche perché “l’inter procedurale è quasi completo” e quindi “salvo imprevisti dell’ultimo minuto, il progetto riceverà l’ok dal CIPE entro questo mese”.
È evidente che abbiamo finalmente per la CISL un dato certo: tra circa 12 giorni (“salvo imprevisti dell’ultimo minuto”), sarà finalmente approvata la Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto. Non credo sia questo il luogo in cui discutere o, peggio, polemizzare con il segretario della CISL Venulejo, rispetto a queste dichiarazioni, sarà l’Associazione e non il suo presidente a prendere posizione il prossimo 1 novembre senza rinunciare – a quel punto – ad esprimere un giudizio sincero e vero anche sull’operato, in questa complessa vicenda del 3° Megalotto della S.S.106, del sindacato calabrese nella sua interezza compresa la CISL qualora i fatti non saranno quelli descritti, però credo sia doveroso da parte mia difendere l’Associazione che presiedo – questa volta mettendoci la faccia in prima persona – dall’idea che su una questione serie e fondamentale come l’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio possano essere sfuggite dichiarazioni “poco probabili” e, quindi, inesatte.
Quando l’Associazione che presiedo concede delle dichiarazioni peraltro importanti come quelle dei giorni scorsi in cui ribadisce che nel Pre-CIPE di venerdì scorso non c’era la Nuova S.S.106 e che quindi nel prossimo CIPE che avrà luogo presumibilmente nella prossima settimana non si discuterà della realizzazione di quest’opera che ad oggi è certamente cancellata dall’agenda del Governo lo fa perché ha più di un elemento indubitabile e garantito. Così come siamo certi che difficilmente ci saranno due CIPE da qui a fine ottobre.
Siamo impegnati, con la solita serietà, nel reperimento delle informazioni ufficiali, precise e necessarie per dimostrare quanto abbiamo sostenuto nei giorni scorsi e riteniamo di poter far capire già nei prossimi giorni con grande senso di responsabilità la gravità di quanto sta accadendo.
È il DIPE – come di certo Venulejo saprà – che dovrebbe pronunciarsi sul parere del Ministero delle Infrastrutture e sulla possibilità di realizzare uno stralcio, per come da sempre previsto fin dalla delibera 103 del 2007. Però se il DIPE che poi – come di certo Venulejo saprà – è espressione del Governo da cui recepisce le volontà politiche commutandole in scelte decide, tutto ad un tratto, che è impossibile approvare lo stralcio, in virtù di un qualche cavillo inserito (ad hoc!), nelle pieghe di certi pareri in cui si dice che il progetto deve essere approvato nella sua “interezza ed unitarietà” cosa accadrà?
Accadrà che non ci sono i soldi per l’approvazione dell’intero 3° Megalotto e che il Proponente (Anas Spa), che è l’unico che potrebbe pretendere il rispetto della delibera 103 del 2007 per come si evince dall’intervista rilasciata proprio questa settimana a “L’Espresso” del suo neo presidente amministratore Gian Vittorio Armani (ovviamente nominato da Renzi in persona), non farà un bel nulla per pretendere il rispetto della delibera e l’avvio di questa importante infrastruttura. A tal proposito riporto integralmente le sue affermazioni: “I tracciati difficili, come la Orte-Mestre e la statale 106 Taranto-Reggio, saranno riqualificate con interventi di manutenzione straordinaria e previsioni di spesa di molto inferiori".
Nessuno ha la verità in mano. Tuttavia, tra una decina di giorni capiremo chi si è lasciato scappare affermazioni “poco probabili” e chi, invece, ha cercato di illustrare i fatti per quelli che sono; chi ha agito e chi, invece, non ha fatto nulla; chi ha delle responsabilità rispetto a quanto – nel bene o nel male – accadrà; chi ha difeso con ogni forza il futuro dei giovani in questa terra e chi, invece, li ha cacciati a pedate fuori dalla Calabria; chi, infine, ha lavorato duro per la difesa dell’interesse generale e la tutela dei diritti di tutti i cittadini calabresi contro chi, invece, quegli interessi e quei diritti li ha traditi preferendo i propri interessi e quelli di qualche amico".