Celico. 8 mila firme contro la discarica, e sabato i cittadini tornano in piazza
Continua la mobilitazione dei cittadini di Celico, nel cosentino, che chiedono la chiusura della discarica locale. Come annunciato nei giorni scorsi, sono state raccolte migliaia di firme dei residenti, circa 8 mila secondo gli organizzatori, e che lunedì sorso, insieme ad un documento con le richieste formali, sono state consegnate presso gli uffici della Regione Calabria al capostruttura Iacucci, assistito dai dirigenti Pallaria, Augruso e Reillo.
All'incontro, in cui era assente il governatore Oliverio, come firmatari e garanti erano presenti il Consigliere regionale Giudiceandrea e i sindaci di Celico, Casole Bruzio, Lappano, Rovito, Spezzano Piccolo e Trenta.
Il Comitato Ambientale Presilano (Cap) ha ribadito, con il supporto dell’avvocato Marcello Nardi, che esisterebbero motivazioni valide per ritirare l’autorizzazione integrata ambientale e che “questa è l’unica strada per bloccare definitivamente gli sversamenti nell’impianto di Celico”, di proprietà di una società privata.
A margine del tavolo di discussione tra le parti, fanno sapere dal Cap, il Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Pallaria, si è impegnato verbalmente a attivare un procedimento per valutare se esistono gli estremi per il ritiro dell’AIA in autotutela; a non utilizzare né impianto né discarica, per il conferimento di rifiuti appartenenti al circuito pubblico; di predisporre in tempi brevissimi e condividere le linee guida del nuovo Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti con i sindaci ed ascoltare eventuali proposte provenienti dai comitati e cittadinanza per la stesura definitiva del piano; ed, in fine, a porre particolare attenzione e individuare risorse per la bonifica della vecchia discarica Soged.
“Per correttezza e trasparenza – affermano però dal Comitato Ambientale Presilano - informiamo che non è stato verbalizzato l'incontro. Né ancora è stato pubblicato un comunicato stampa ufficiale da parte della Regione, auspichiamo che vengano formalizzati gli impegni verbalmente assunti di cui sopra. È quindi ovvio che - proseguono - la discarica rimane aperta ai conferimenti provenienti dal circuito privato.
Intanto, lo stesso Cap ha annunciato che sabato 24 ottobre si terrà una manifestazione popolare che ha lo scopo, secondo gli organizzatori, di “dare un segnale forte e inequivocabile ai piani alti della politica regionale. Il ritiro dell’AIA è appeso ad un filo. Solo la partecipazione della comunità – affermano - può vincere le residue resistenze che vogliono impedire la chiusura definitiva della discarica”.