A Zagarise l’evento #BorgoinFesta Giardini delle Esperidi
Ad aprire la conferenza stampa di presentazione di #BorgoinFesta Giardini delle Esperidi che si svolgerà il 13, 14 e 15 novembre a Zagarise, il video girato dal regista Enrico Pulice, che riscopre in ogni inquadratura le bellezze naturali e architettoniche del paese e di tutta la Presila. Queste sono, infatti, l’argomento principe dei relatori, che se ne occupano quotidianamente, in modi diversi e complementari, con lo scopo di rivalutarle in chiave ambientale, turistica, ecologica, culturale. Obiettivi comuni raggruppati da #BF Giardini delle Esperidi, co-finanziato con POR Calabria FESR 2007/2013 dalla Regione Calabria, che ha il merito di aver creduto e investito in una piccola realtà, riconoscendone la positività delle risorse e la progettualità.
Hanno parlato del nuovo festival ecosostenibile nella Sala Giunta del Palazzo della Provincia di Catanzaro il Presidente della Provincia Enzo Bruno, il Sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, la direttrice artistica dell’evento Maria Faragò, Giuseppe Soriero, membro del Comitato Svimez e Presidente dell’Associazione “Il Campo”, Ada Occhiuzzi, rappresentante del Parco Nazionale della Sila e Rita Tulelli, presidente dell’Associazione “Universo Minori”.
Molte realtà, diversi punti di vista per un unico racconto: quello di un evento che si propone di trovare un centro nuovo di cultura, di attività, di turismo, di educazione all’ambiente, il paese. Dalla motivata conversazione di oggi emerge uno spunto significativo: circa il 70% del territorio calabrese è composto da piccoli centri, la cui esistenza deve fronteggiare ogni giorno i rischi dello spopolamento, della desertificazione, del dissesto idrogeologico, dell’abbandono.
È proprio a queste piccole realtà che bisogna dar fiducia, attraverso il loro potenziale umano, culturale e strutturale, come ne è prova il comune di Zagarise all’avanguardia per la raccolta dei rifiuti e per un sistema di compostaggio che ha raggiunto le cronache nazionali. È il resoconto orgoglioso del Sindaco, che insieme alla rappresentante del Parco Nazionale della Sila esprime il suo ringraziamento a tutti i paesi dell’hinterland che appoggiano le best practice ecologiche.
Il motore che guida dalla sua nascita #BF Giardini delle Esperidi e il primo passo sulla strada per la rivalutazione dei piccoli borghi è l’amore per i luoghi, racconta Maria Faragò, che ha ideato e organizzato il Festival. Con un programma itinerante in cui non vi sono relatori e ascoltatori ma dove tutta la comunità del paese si fa protagonista di una cultura e un’appartenenza comuni, l’evento parte dal desiderio di prendersi cura dei luoghi che ci hanno visto crescere, dei luoghi dell’anima. Solo da questo gesto materno nei confronti della nostra stessa identità possono nascere soluzioni più tecniche come la prevenzione dell’isolamento ma anche la difesa dalle catastrofi naturali. “La malattia della nostra terra” continua la Faragò “è il disamore”.
Una delle soluzioni in nostro potere per combatterlo è portare cultura dove spesso non ci si accorge della sua presenza, nel piccolo paese, un margine che può diventare centro. Lo si farà concretamente accogliendo gli ospiti (Franco Arminio, la Casa della Paesologia di Trevico, poeti, scrittori, musicisti calabresi e non) nel primo ostello diffuso della Calabria, Borgo Paradiso, facendo loro assaporare i prodotti della nostra terra, accompagnati dalla comunità zagaritana, fautrice di questo sperimentale e innovativo progetto, non più una formula classica e performativa, ma fatta di esperienza.
Tanti gli appuntamenti e di vario genere faranno riscoprire ai turisti, agli ospiti, ma soprattutto alla comunità autoctona che, come disse alla fine dell’Ottocento George Gissing, scrittore inglese affascinato dalla Calabria, “qui è bello vivere”. Tra le due modalità di fare marketing territoriale, sostiene Giuseppe Soriero, citando il suo libro da poco edito da Donzelli, Sud, vent’anni di solitudine, quello di far parlare e agire la comunità intera sotto la guida di un nuovo progetto culturale è l’unico in cui la popolazione non rimane passiva, in cui gli interventi non vengono decisi dall’alto ma da chi vive il territorio e del territorio in modo quotidiano.
Un racconto di intenti e di pratiche reali, quello di oggi, di luoghi che nascono (il Museo di Arte contemporanea a Zagarise), di luoghi che esistono da sempre - le cascate Campanaro - di un progetto entusiasta e comune, capace di illuminare bellezze a volte nascoste del territorio e della sua umanità.