Agguato ai cugini Loielo: rinvenute armi e munizioni in una porcilaia a Gerocarne
I Carabinieri del Reparto Operativo di Vibo Valentia, insieme ai militari della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Soriano Calabro, hanno posto sotto sequestro delle armi e diverse munizioni in località "Pozzo" della frazione Ariola del comune di Gerocarne. Il sequestro, avvenuto nel pomeriggio di oggi, rientra nell'ambito delle indagini sul triplice tentato omicidio avvenuto lo scorso giovedì sera ai danni di tre giovani della famiglia Loielo di Gerocarne.
I carabinieri hanno rinvenuto in una porcilaia, attigua alla casa di Rinaldo Loielo, di 25 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, una pistola calibro 357 carica e con matricola abrasa, un fucile a pallettoni con matricola abrasa calibro 12, più cinque cartucce dello stesso calibro.
Il 25enne è cugino di Valerio Loielo, 21 anni, e dell'omonimo Rinaldo Loielo, di 20 anni, gli ultimi due vittime del tentato omicidio di giovedì e rimasti lievemente feriti.
In seguito al sequestro effettuato, i militari dell'Arma hanno portato i tre cugini in caserma per capire a chi attribuire la detenzione illegale delle armi rinvenute. Un quarto cugino, Walter Loielo, di 22 anni, si trova invece in coma farmacologico all'ospedale di Catanzaro poiché è stato colpito da numerosi colpi di fucile nell’agguato di giovedì.
h 21:32 | I Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, hanno arrestato i fratelli Rinaldo e Valerio Loielo con l'accusa di detenzione illegale di armi. I due giovani sono figli del defunto boss Giuseppe Loielo, assassinato nel 2002 a colpi di kalashinikov nell'ambito della faida che da anni contrappone il clan Loielo al clan Emanuele.