Rinvenute armi in una masseria a Soriano Calabro, forse collegate a tentato omicidio Loielo
Nel corso di alcuni controlli nelle Preserre vibonesi, i Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, in particolare gli uomini della compagnia di Serra San Bruno, hanno rinvenuto e posto sotto sequestro delle armi e numerose munizioni.
In manette, con l’accusa di detenzione illegale di armi e ricettazione, sono finiti Francesco Arena, 64 anni, di Gerocarne, ed i suoi due figli Giuseppe e Vincenzo, di 31 e 35 anni.
Le armi, un fucile a pompa calibro 12 rubato a Pavia nel 2013, una pistola calibro 9 per 21 con matricola abrasa, e numerose munizioni, sono state rinvente in una masseria di Soriano Calabro nella disponibilità dei tre arrestati. Uno dei giovani alla vista dei carabinieri dei "Cacciatori" del Goc e del gruppo cinofilo, si sarebbe dato alla fuga venendo poi catturato.
I militari presumono che le armi sequestrate siano collegate al triplice tentato omicidio avvenuto lo scorso giovedì ai danni della famiglia Loielo. "Non abbiamo elementi per affermare al momento che tali armi siano quelle usate per il tentato omicidio di Ariola", ha dichiarato a tal proposito il colonnello Daniele Scardecchia aggiungenche che "possiamo solo dire che il calibro del fucile ritrovato è compatibile con quello che ha aperto il fuoco, ma nulla di più".
Il fucile e la pistola saranno inviate al Ris di Messina per ulteriori esami. I tre arrestati sono stati portati nel carcere di Vibo Valentia.