“Comuni Ricicloni”, Legambiente: in testa la provincia di Cosenza
È stata la provincia di Cosenza a fare incetta di premi e riconoscimenti al termine della I edizione regionale di “Comuni Ricicloni” della Calabria che si è tenuta questa mattina nella “Sala Nova” del Palazzo dell’Amministrazione provinciale di Cosenza.
“Comuni Ricicloni” racconta e premia quelle imprese virtuose dell’economia circolare del riciclo: comunità locali, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti come raccolte differenziate avviate a riciclaggio, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, che abbiano valorizzato i materiali recuperati da raccolta differenziata (RD).
I dati del Dossier regionale della Calabria, consegnati nel corso dell’incontro, sono stati analizzati alla presenza del vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. Ad aprire i lavori, il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone.
Sono intervenuti, l’assessore regionale all’ambiente Antonietta Rizzo, il sindaco e presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto; il capo di gabinetto del Comune di Catanzaro Antonio Viapiana; il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo; il sindaco di Casole Bruzio Salvatore Iazzolino; il sindaco di Roccella Jonica Giuseppe Certomà; il responsabile Progetti Territoriali CONAI Fabio Costarella; il fondatore e legale rappresentante della Ecoplan Domenico Cristofaro; il direttore generale Arpacal Sabrina Santagati ed il presidente Legambiente Basilicata Marco De Biase. Non ha potuto prendere parte all’incontro, per sopraggiunti impegni istituzionali, il presidente della Fondazione Università Magna Graecia di Catanzaro, Arturo Puja. Presente anche il vicepresidente regionale di Legambiente Andrea Dominijanni.
“C’è un Sud che si muove” è stato il tema del dibattito per dimostrare come sia possibile avviare una vera e propria rivoluzione nella gestione del ciclo dei rifiuti. Ad incoraggiare, infatti, sono i dati del Sud d’Italia ed in particolare della regione Campania che è tra le più virtuose del Paese con 166 comuni che superano il 65% di RD.
Al termine dell’incontro sono stati premiati i comuni calabresi con RD oltre il 65%: si tratta di 10 comuni nel 2014 e di 6 comuni nel 2013. Riconoscimenti anche ai 26 comuni con RD oltre la media nazionale del 42% nel 2013.
Nei dati 2014, i 10 comuni calabresi premiati sono rientrati quest’anno nella classifica nazionale stilata in base anche all’indice di buona gestione, ossia un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio. In base a tali criteri, dei 10 comuni calabresi, 9 sono della provincia di Cosenza: Casole Bruzio con punteggio raggiunto per l’indice di buona gestione pari a 72,7 e 89,9% di RD; Pietrafitta con indice 68,1 e 81,2% di RD; Trenta con 67,5 di indice e 83,8% di RD; San Vincenzo La Costa con 66,7 di indice e 77,6% di RD; San Fili con indice 61,1 e 73,4 di RD; Pedace con 61,1 di indice e 72,5% di RD; Saracena con indice 56,1 e 65,5% di RD; Serra Pedace con 53,4 di indice e 68,9% di RD; Zumpano con indice 46,48 e 69% di RD. Al decimo posto, il comune di Roccella Jonica (RC), con indice di 43 e 67,9 % di RD.
I dati Arpacal riferiti all’anno 2013, e che riguardano in particolar modo l’edizione regionale, vedono in testa la provincia di Cosenza: Lappano con il 70,5%; Bocchigliero con il 70,4%, Casole Bruzio 66,4% e Saracena con il 65,6%. Sopra la media nazionale i comuni cosentini: Tortora, Pietrafitta, San Vincenzo La Costa, Pedace, Malito, Altilia, Castrovillari, Mangone, Serra Pedace, Celico, Parenti, Panettieri, Rose, San Fili, Unione dei Casali, Belsito e Morano Calabro. Per la provincia di Reggio Calabria: Roccella Jonica con il 70,4% di RD. Segue il comune di Cittanova con il 50,3%. Per la provincia di Catanzaro, il comune di Pianopoli con il 66,7%. Seguono nella classifica, come RD sopra la media nazionale: Soveria Mannelli con il 53,6%, Gizzeria con il 49,5%, Girifalco con il 48,5%, Martirano Lombardo con il 45,1%, Isca sullo Ionio con il 44,5% e San Pietro a Maida con il 43,9%. Per la provincia di Vibo Valentia, solo comuni con percentuale al di sopra della media nazionale: Rombiolo con il 45,4% e Limbadi con il 44,4%. La provincia di Crotone, invece, non rientra nella classifica.
Menzioni speciali sono state assegnate alla Fondazione Università Magna Græcia di Catanzaro per aver sottoscritto con Legambiente Calabria Onlus un protocollo d’intesa per promuovere la raccolta differenziata nelle residenze studentesche presenti nel Campus; alla cooperativa “Felici da Matti” di Roccella Jonica (Rc) per l’attività di recupero e riciclaggio di tessuti e olio vegetale; al comune di Cosenza come unica città capoluogo di provincia calabrese che, pur non avendo superato la soglia del 65%, dopo Salerno, è la dimostrazione di come si riesca a raggiungere obiettivi significativi (il 59%, con un servizio efficace “porta a porta”) anche nei capoluoghi delle regioni in eterna emergenza; al comune di Marzi che si distingue soprattutto per aver sperimentato con successo, a partire dal 2011, il trattamento in loco dei rifiuti organici attraverso il lombricompostaggio; all’azienda Ecoplan di Primogenito (Rc) per la creazione dell’Ecomat, un materiale col quale si possono produrre pannelli in grado di resistere meglio agli agenti atmosferici e a quelli chimici rispetto al legno; alla Fattoria della Piana di Candidoni (Rc) che trasforma letame e residui provenienti dalle stalle, in un biogas che contiene una percentuale del 55% di biometano; al comune di Roccella Jonica (Rc) che dal 2013 continua a raggiungere grandi performance in RD; al comune di Taurianova (Rc) per il progetto che il Ministero dell’Ambiente ha selezionato per l’attribuzione di contributi economici in materia di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclaggio ed il comune di Mendicino (Cs) che si distingue per aver avviato il compostaggio domestico nei giardini delle abitazioni o nelle zone rurali.
“È arrivato il momento – ha dichiarato il presidente Legambiente Calabria, Francesco Falcone, di creare un fronte compatto per dare una svolta al ciclo dei rifiuti nella nostra regione: non c’è più tempo da perdere. La prima edizione di “Comuni Ricicloni Calabria” vuole avere l’ambizione di compiere un salto di qualità in questa direzione. C’è una parte di questa regione che dimostra come i risultati possano essere raggiunti senza aspettare il 2018, secondo quanto definito dalle linee guida regionali sui rifiuti lo scorso ottobre. Dobbiamo liberarci dallo scacco in cui un certo sistema privato di smaltimento tiene la nostra regione sul tema dei rifiuti”.
“Bisogna completare questa rivoluzione – ha detto il vice Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani - replicando le buone pratiche già consolidate o quelle pionieristiche, realizzando tanti impianti per il riuso e il riciclaggio, a partire da quelli per l’organico differenziato, e per gestire al meglio i troppi rifiuti speciali che finiscono nella rete delle ecomafie innalzando il livello quantitativo e qualitativo dei controlli ambientali Ma per farlo serve un grande movimento politico e trasversale che metta insieme tutte le migliori energie per costringere la Regione a varare norme per tartassare la discarica con un’ecotassa che preveda anche forti sconti per i comuni ricicloni. Questo il senso del “Manifesto per un’Italia rifiuti free” che lanciamo anche in questa edizione calabrese per tracciare la road map verso la liberazione dalla dittatura di tutti gli smaltimenti”.
Anche CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi che si occupa di riciclo dei rifiuti di imballaggio, ha supportato la prima edizione calabrese consegnando alle Amministrazioni Comunali di Cosenza, Catanzaro e Gimigliano un riconoscimento per l’impegno che i comuni stanno dimostrando nello sviluppo della raccolta differenziata.
I riconoscimenti sono stati conferiti dal responsabile dell’Area progetti territoriali speciali, Fabio Costarella, che ha sottolineato come “il grande bacino di risorse, rappresentato dal Sud Italia deve solo trovare la capacità per avviare un percorso di valorizzazione dei rifiuti che attualmente finiscono in discarica. Cosenza, Catanzaro e Gimignano, e non solo, rappresentano un forte segnale positivo in questo senso, fornendo materiali preziosi per l’economia del riciclo e percependo allo stesso tempo i corrispettivi riconosciuti dal CONAI per la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio”.