Crotone: incontro tra movimenti politici per una “Nuova stagione democratica”
Venerdì 13 Novembre si sono incontrate nuovamente le delegazioni del Movimento 139, dei Demokratici, Araba Fenice, CDU, e dell’ Unione di Centro Popolari per Crotone; il movimento “Possibile” ha giustificato la propria assenza, dovuta agli impegni nazionali che ne determineranno la linea politica.
Sono state relazionate alla delegazione Unione di Centro Popolari per Crotone, sopraggiunta in questa occasione, le valutazioni e le considerazioni emerse dal confronto svoltosi il 26 Ottobre in cui si era realizzata una prima analisi della pesante situazione crotonese ed era stata individuata una prima e comune impostazione per provare a realizzare una “Nuova stagione democratica”, con il proponimento di coinvolgere pienamente la città e la società locale e con l’intenzione di promuovere una forte svolta innovativa; Camposano ha espresso la propria piena condivisione e l’adesione al percorso intrapreso.
E’ stato poi rilevato che "le impostazioni precedenti e le conclusioni del primo incontro, hanno assunto una ulteriore valenza alla luce delle linee guida del recente Masterplan governativo sul 'Patto per il Sud' che introduce ed individua strumenti, opportunità e criteri, per ipotizzare e poi realizzare una forte azione atta a creare nuove condizioni di sviluppo e di riqualificazione".
"Questa prospettiva, per niente velleitaria - sostegono le rappresentanze intervenute all'incontro - richiede e richiederà “nuove energie” che dovranno riguardare il momento programmatorio relativo alle scelte fondamentali che la città dovrà compiere con metodi e criteri innovativi. Tutto ciò induce a ritenere che per gestire problematiche così delicate e complesse sia necessario che gli attori di questo processo dovranno essere espressione di una nuova dimensione politica, manageriale ed amministrativa, in coerenza con l’emergere delle nuove esigenze e dell’impellenza di uno sforzo di adeguamento a criteri di modernità ed efficienza".
"Dovranno essere evitate le titubanze del passato, - proseguono - le inadeguatezze ed i pressapochismi che hanno caratterizzato gli ultimi Venti anni della decadenza crotonese; saranno indispensabili ritmi ed impulsi che non sono mai appartenuti alle ultime amministrazioni,anche perché le stesse si sono isolate nel “ Palazzo “ perdendo il contatto con la realtà della città. Questo quadro complessivo non può che rafforzare l’orientamento e la necessità di coinvolgere e valorizzare gli ambiti più moderni ed attrezzati dell’intera società crotonese; serve un sussulto da parte di tutti,uno scatto collettivo,non tanto di orgoglio, che è aleatorio e teorico, ma proprio di impegno,di lavoro per rimettere in moto Crotone ed territorio".
La prima conseguenza è rappresentata dall’esigenza di produrre uno sforzo spasmodico per valorizzare e far emergere il nostro capitale sociale, che pur sottoposto da anni ad una emorragia di energie intellettuali, potrà comunque essere dotato dei requisiti essenziali e magari supportato da esperienze maturate in altri contesti per meglio far fronte alle tematiche più attuali.
Le varie delegazioni hanno auspicato che queste impostazioni possano essere condivise e, magari integrate, anche da altre forze politiche e dai i diversi soggetti sociali; la tornata elettorale delle prossime comunali sarà il momento fondamentale per affermare questo nuovo indirizzo;dovrà essere l’inizio di una “nuova primavera" in cui, senza alcuna preclusione,dovranno convergere gli sforzi di tutti i crotonesi che hanno a cuore questo territorio.
Per dare concretezza e struttura a queste valutazioni sarà però necessario ed indispensabile poter contare su una nuova concezione “istituzionale”; non più Consigli comunali terremotati da continue “migrazioni”, e non più Giunte “stagionali” sempre meno coese e frutto di compromessi al ribasso.