Scuola. Sola, nessun privilegio per le Rsu del Sab
Per dare massima e corretta informativa ai lettori in merito al comunicato diffuso dalle organizzazioni sociali confederali con il sostegno di un sindacato autonomo del comparto scuola e riportato dalla stampa locale, il Sab, tramite il segretario generale Francesco Sola intende precisare che nessun privilegio è stato riconosciuto dai Giudici dei Tribunali di Cosenza e Paola alle Rsu del Sab, ma solo un diritto previsto dalla Legge n. 300/70 che è lo Statuto dei Lavoratori.
Nel merito, non risulta nessuna decisione lesiva di interessi di altri docenti, nemmeno di quelli soprannumerari, perché mai coinvolti nelle predette decisioni che, al momento, riguardano solo 3 docenti RSU del SAB sulle 91 elette e precisamente, il prof. A. B. già assegnato per 11 ore residue c/o il Liceo di Amantea, la prof..ssa G.P. già assegnata su ore residue c/o il Liceo di San Giovanni in Fiore e A.F. già assegnato su 13 ore residue fra IPSIA e ITI di Acri, il tutto risulta da decreti ufficiali pubblicati sul sito dell’ATP di Cosenza e, quindi, a conoscenza dei sindacati, ora “indignati”.
La revoca di tali assegnazioni disposta dopo dal dirigente dell’ATP di Cosenza senza il preventivo nulla-osta del SAB ha costretto il sindacato a ricorrere ai Giudici per il rispetto dello Statuto dei Lavoratori, Giudici che hanno deciso di riportare i predetti docenti nelle scuole dov’erano stati già assegnati e dov’erano state elette RSU, quindi non hanno occupato il posto di nessuno, tanto meno quello dei soprannumerari per cui non vi è stato nessun privilegio per le RSU del SAB, così come non risulta a verità che riceveranno uno stipendio per non far nulla, perché sono ritornati sui loro posti già assegnati precedentemente.
Forse qualche lamentela è potuta venire da un docente che, nel frattempo delle decisioni dei Giudici, aveva avuto, attribuite, come ore in eccedenza, le ore vacanti, quindi, retribuite in più, ore lasciate momentaneamente da una RSU, in questo caso si andavano a creare aggravio per lo Stato, ma queste cose non sono state dette dai firmatari del comunicato delle OO.SS. citate.
In conclusione, né nel presente, così come nel passato, nessuna RSU del SAB è andata a occupare posti destinati ai soprannumerari, né mai nessun docente è stato individuato soprannumerario e trasferito d’ufficio per lasciare il posto alle RSU del SAB.
Avere richiesto, i citati sindacati, di partecipare al contraddittorio giudiziale, la richiesta è stata sempre respinta dai Giudici, sia in considerazione della genericità della richiesta, sia perché mancherebbe qualunque interesse idoneo a giustificare la presenza, sia perché le elezioni sono state svolte e i risultati non sono contestabili.
Avere dopo, continuato a fare pressione sul dirigente dell’ATP di Cosenza al fine di instaurare e procedere nel contenzioso, fino a oggi, è costata caro ai contribuenti cittadini che dovranno pagare le spese di lite che, per il corrente anno, già assommano a oltre 7.600,00 euro più varie, atteso che decisioni analoghe sono state assunte anche per altra O.S. per la quale i predetti sindacati non si sono dimostrati “indignati”.