Violenza di genere: nata nel cosentino La Rete Antiviolenza dell’area Urbana
Dare forma alla sostanza: muove da questo intento La Rete Antiviolenza dell'area Urbana nata dalla sinergia tra i comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende e presentata stamane nella Sala degli specchi della Provincia di Cosenza.
Non a caso si è voluto presentare il progetto in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”: la stessa presidente del Consiglio comunale di Castrolibero Nicoletta Perrotti ha infatti sottolineato come tale iniziativa voglia essere risposta civile e ferma alla violenza maschile.
"Crediamo nell'azione di fare rete - ha affermato la Perrotti - come azione quotidiana che svolgiamo nei nostri territori. Vogliamo contrastare tale fenomeno con politiche di sensibilizzazione e d'informazione.".
Sia il comune di Castrolibero che di Cosenza hanno infatti mutuato la scelta fatta lo scorso anno dal municipio di Rende sottoscrivendo il protocollo Anci-D.i.Re (Donne in rete contro la violenza).
La stessa rappresentante della Rete nazionale dei Centri Antiviolenza Antonella Veltri ne ha sottolineato l'importanza auspicando che le direttive del Protocollo non siano disattese e che proprio la rete urbana antiviolenza sarà la prima nel territorio regionale a costituirsi.
"Bisogna partire -ha dichiarato la delegata del Centro "R. Lanzino"- da quella che è stata l'esperienza maturata negli anni '90 con il progetto Urban di cui proprio il centro fu soggetto attuatore. Oggi, come allora, si avverte la necessità di muovere attraverso il linguaggio esemplificativo della sostanza, evitando la banalizzazione, lottando affinché cambi la cultura e la percezione della violenza. L'apporto di competenze del Centro alla rete sarà quindi fondamentale in questo progetto.".
L'assessora alle pari opportunità Marina Pasqua ha annunciato che già dalla prossima settimana saranno invitati a Rende -comune capofila della rete- i soggetti da convocare al primo tavolo tecnico della rete urbana: "Chiameremo a partecipare -ha detto l'avvocata- l'Università della Calabria, la Prefettura, la Procura, la Questura, il comando provinciale dei Carabinieri, l'Asp, l'Azienda Ospedaliera, i servizi sociali dei comuni, gli ordini professionali, il Cim e il centro contro la violenza alle donne "R. Lanzino". Obiettivo primario sarà la formazione non solo della rete stessa, ma anche degli operatori di settore. Appare evidente che la rete debba estendere il proprio campo d'azione per contrastare la violenza alle donne con politiche mirate.".
In tal senso, come sottolineato dall'assessora al welfare di Castrolibero Sabrina Pacenza: "Il coinvolgimento dei comuni della provincia sarà fondamentale, così da promuovere azioni che portino al cambiamento. L'essere qui insieme oggi, il dialogo immediato sul tema da parte delle nostre amministrazioni è infatti segno tangibile di quanto crediamo e di quanto ci spenderemo in questo progetto comune.".
La conferenza si è conclusa con l'intervento di Alessandra De Rosa, delegata alle pari opportunità del comune di Cosenza: "La nostra città sarà presente in maniera fattiva nella realizzazione di tale percorso. Dobbiamo farlo partendo dalle giovani generazioni, dalle scuole: solo così consolideremo la rete urbana antiviolenza.".