“Onorata Sanità”, confiscati beni a Domenico Crea
I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito una confisca nei confronti di Domenico Crea, 64anni, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. I beni, situati a Melito Porto Salvo e del valore stimato in 600 mila euro, sono due terreni in località San Giuseppe già sottoposti a sequestro preventivo nel novembre del 2009, insieme ad altre proprietà a loro volta confiscaste invece nel maggio del 2011, tra cui la clinica “Villa Anya” ed il patrimonio mobiliare ed immobiliare del 64enne.
Crea fu arrestato il 28 gennaio del 2008, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della Procura Distrettuale, nell’ambito dell’operazione denominata “Onorata Sanità”. Le indagini iniziarono dopo l’omicidio di Francesco Fortugno, allora vicepresidente del Consiglio Regionale, assassinato a Locri il 16 ottobre del 2005.
Gli inquirenti ritennero di aver messo in evidenza l’operatività di un’associazione mafiosa finalizzata al controllo elettorale (in particolare alle elezioni regionali del maggio 2005) e alla gestione amministrativa del comparto della sanità pubblica e privata.
Nel corso delle indagini sarebbero state documentare le attività di alcune delle principali “locali” di ‘ndrangheta della zona jonica reggina, in cui operava la cosca Morabito-Zavettieri, impegnate - sempre secondo gli investigatori - a sostenere la candidatura di Domenico Crea che poi venne nominato assessore e già, in precedenza, investito di altre cariche istituzionali. L’indagine, inoltre, avrebbe fatto emergere delle presunte condotte delittuose finalizzate alla commissione di reati di truffa, falso, abuso d’ufficio ed altro, riguardanti la gestione della clinica privata “Villa Anya”, di proprietà della famiglia Crea.
La confisca di oggi è stata eseguita dal Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria su decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale del capoluogo.