Molinari: “Commercianti cosentini costretti a fronteggiare la crisi"
"Sono allarmanti i dati diffusi , nei giorni scorsi, da Confcommercio in merito ai numeri registrati dal settore in Calabria. La presenza di esercizi commerciali stranieri ha superato di gran lunga quella degli esercizi commerciali nostrani. La classifica vede al primo posto i commercianti marocchini, seguiti da quelli provenienti dal Bangladesh, con cinesi al terzo posto e senegalesi al quarto”. È quanto scrive Francesco Molinari, presidente "Calabria Terra Libera".
“Cosenza non è indenne da questa tendenza, che registra un'espansione di negozi e mega store, per lo più cinesi. A fronte di questi dati la domanda è : che fine faranno le produzioni locali se non saranno veicolati dai commercianti "storici" ? E si parla dei nostri commercianti di prossimità, riuscendo i grandi centri commerciali a "tenere": quale futuro si prospetta, per loro, che vivono una condizione che sfiora il completo isolamento ? Una delle poche strade da percorrere per salvare le piccole realtà commerciali è il rilancio dei quartieri allocati in aree di periferia.
Ad oggi, la città di Cosenza, conta come zona franca urbana, al fine di spingere il commercio in quelle zone, il centro storico, ma è evidente che non basta. La spinta maggior deve essere esercitata su quartieri come Via Popilia e Via degli Stadi, non solo attraverso agevolazioni fiscali - in grado di consentire ai commercianti maggior respiro e la possibilità di porsi sul mercato in modo più concorrenziale - ma anche attraverso la messa in campo di azioni che possano rendere attrattive quelle zone: è una priorità. Nelle aree in cui il commercio prospera si sviluppano, inevitabilmente, ambiti di crescita economica che non possono che condurre ad un rilancio globale del territorio”.