‘Ndrangheta: Bottega della legalità a Palazzo Campanella
L'apertura di una bottega della legalità a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale e l’istituzione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati in Calabria. Sono alcuni tra gli obiettivi della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia guidata da Salvatore Magarò. «Nella prossima seduta in programma lunedì 11 ottobre – informa il Presidente – avvieremo il confronto con le cooperative che operano su terreni confiscati alla 'ndrangheta. L’incontro è finalizzato all’allestimento di un’area nella sede del Consiglio Regionale, la bottega della legalità appunto, in cui mettere in vetrina i prodotti alimentari provenienti dai campi sottratti alle cosche, che sono il simbolo della speranza e del riscatto, dell’affermazione dei diritti e della legalità. A questo primo appuntamento interverranno i rappresentanti della Valle del Marro di Polistena e del Consorzio Goel. Una seconda seduta della Commissione è convocata per il 28 ottobre prossimo con la partecipazione del Prefetto Mario Morcone, Direttore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. All’ordine del giorno la proposta di legge regionale per istituire un’analoga Agenzia in Calabria senza costi aggiuntivi, ma con l’obiettivo di snellire e facilitare le procedure burocratiche di sequestro e confisca dei beni alla 'ndrangheta e della loro successiva assegnazione per il riuso sociale e di pubblico interesse. Si tratta di iniziative – ha aggiunto Salvatore Magarò – dettate dalla convinzione che il pieno coinvolgimento nell’attività politica ed istituzionale di quei soggetti che quotidianamente lavorano a sostegno della cultura della legalità, possa costituire il valore aggiunto, uno tra gli elementi più significativi nell’azione di contrasto alla prepotenza delle 'ndrine. I cittadini, a margine degli ultimi odiosi episodi intimidatori registrati dalla cronaca, non hanno esitato a scendere in piazza, a manifestare pubblicamente a sostegno di magistrati e forze dell’ordine, e questo testimonia la piena volontà dei calabresi di affrancarsi dalla violenza che alimenta il malaffare e stritola l’economia del nostro territorio. Una volontà che la politica deve assecondare con comportamenti corretti e trasparenti e con iniziative concrete di sviluppo ed emancipazione della società, componenti decisive per demolire la 'ndrangheta».