Pignatone: “La 'ndrangheta è la più forte delle mafie”
«Quando lavoravo a Palermo nel portare avanti i processi, potevo avere la necessità di collaborare o comunicare, al massimo, con le procure di Caltanissetta o Catania. Da quando invece mi occupo di ‘Ndrangheta, ho rapporti processuali anche con la Germania, la Svizzera, il Canada, l’Australia, oltre che con molte procure dell’Italia centrale e settentrionale. La 'Ndrangheta oggi è una mafia globale, la più forte e la più difficile da sconfiggere». Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, nel corso del Festival della legalità a Palermo. «Quando sono arrivato a Reggio Calabria ho notato subito una differenza enorme con Palermo. Se entri in una libreria in Sicilia – ha aggiunto – trovi migliaia di testi sulla mafia. In Calabria, invece, la letteratura sulla 'Ndrangheta è scarna. E non solo. Anche le sentenze sul fenomeno sono pochissime. Così, il lavoro iniziava già in salita». Ma dopo un periodo di assestamento, i primi colpi all’organizzazione, tali da aver scatenato la reazione e le minacce ("Ovvio che una situazione del genere si viva male, ma preferisco non parlarne», si è limitato a dire sull'argomento): «Dopo un periodo di intense indagini, siamo in grado di offrire una fotografia assai più fedele dell’organizzazione criminale. Una fotografia che spiega, ad esempio, il dilagare della 'Ndrangheta nel mondo degli affari e del traffico di droga, oltre che le intrusioni nella politica».