Arcigay, manifestazione sulle unioni civili a Cosenza
"L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti loro". E' quanto scrive L'Arcigay di Cosenza.
"Una discriminazione insopportabile - continua la nota - priva di giustificazioni, soprattutto se si pensa che a farne le spese sono soprattutto i nostri figli, privati degli stessi diritti di tutti gli altri figli d’Italia.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle a tutti i cittadini di questo Paese, a prescindere dal proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, la piena tutela per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati.
Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone.
Un cuore con l’uguale al centro sarà il simbolo della manifestazione che avrà luogo a Cosenza (come in altre 71 piazze italiane) sabato 23 Gennaio alle ore 11, in Piazza XI Settembre: sveglie, orologi da polso, da parete, portate con voi questi accessori per dire insieme a noi, in vista della discussione al Senato del DDL Cirinnà (che dovrebbe tenersi, dopo l’ennesimo rinvio, giorno 28 gennaio) che il nostro amore è uguale ad ogni altro amore e come tale comporta diritti e doveri.
Diritti spesso negati, come alle famiglie omogenitoriali, realtà che in Italia esistono in numero anche piuttosto ampio, ma che, ancora oggi, sono tristemente prive di un riconoscimento giuridico, fattore che genera discriminazione e disparità (ormai virale l’hashtag #figlisenzadiritti) Vieni anche tu a issare il tuo cuore in alto per dire ai nostri politici che è l’ora che ogni diritto venga riconosciuto, che è l’ora che l’Italia diventi finalmente un Paese in cui i cittadini siano davvero tutti uguali, c’è bisogno di una democrazia moderna e all’avanguardia, scevra da moralismi e, fin troppo obsoleti, retaggi conservatori e bigotti.
Vieni anche tu a far ticchettare il tuo orologio al grido di #SVEGLIACOSENZA, al grido di #SVEGLIATITALIA!
Ti aspettiamo: Sabato 23 Gennaio, Piazza XI Settembre alle 11 (Cosenza)".