Carmine Abate incontra gli alunni del Nautico
Un incontro tra generazioni ma soprattutto un incontro di cuori quello che si è tenuto questa mattina presso l’Istituto “M. Ciliberto” di Crotone tra lo scrittore Carmine Abate e gli alunni del Nautico. Incontro organizzato dallo stesso Istituto in collaborazione con la Libreria Mondadori nell’ambito degli appuntamenti letterari curati dalle insegnanti di lettere e coordinati dalla professoressa Rossella Frandina.
Accolto dall’entusiasmo degli alunni, lo scrittore, vincitore della 50° edizione del premio Campiello, letto ed apprezzato in tutto il mondo si è confrontato con leggerezza e profondità con i ragazzi. Doti che solo i “grandi” posseggono e che danno senso compiuto alla parola cultura, che è divulgazione ed, allo stesso tempo, confronto e dialogo.
I saluti sono stati portati dal dirigente dell’Istituto Nautico Girolamo Arcuri che ha ringraziato Carmine Abate per la disponibilità. Il portavoce del sindaco Vallone, Francesco Vignis, ha portato i saluti dell’amministrazione Comunale ricordando come Carmine Abate, al quale il Comune ha concesso la cittadinanza onoraria, rappresenti un simbolo per la Calabria e che si inserisce a giusto titolo nell’universo dei grandi scrittori calabresi da Corrado Alvaro a Leonida Repaci.
“Non è un caso, ma un segnale preciso, che negli anni dell’amministrazione Vallone siano state concesse le massime onorificenze cittadine a due scrittori: Carmine Abate e Marcos Chicot” ha detto Vignis. Il filo conduttore dell’incontro è stato il libro scritto nel 2008 da Carmine Abate, “Gli anni veloci” la cui trama è intrecciata con la storia recente della città di Crotone.
Un altro bel segnale da parte dell’autore che di recente ha pubblicato la sua nuova opera “La felicità dell’attesa” ma che ha accettato di confrontarsi con i ragazzi su un romanzo di qualche anno fa. “Gli anni veloci” è una storia di ragazzi che avevano molti sogni inseguiti ogni giorno nonostante le difficoltà del quotidiano.
Carmine Abate ha invitato i ragazzi a continuare a coltivare i propri sogni e le proprie aspirazioni non perdendo mai di vista i valori importanti che sono alla base della esistenza di ciascuno. Ha ricordato le sue origini “arbereshe”, il suo vissuto a Crotone ed il mondo dei ragazzi di allora rispondendo, tra l’altro, alle tante domande che gli sono state poste dagli alunni che hanno dimostrato una notevole vivacità culturale.
Gli studenti hanno anche letto brani dal libro ed illustrato le sensazioni che hanno ricavato leggendolo. Poi la musica che è anche il filo conduttore del libro di Carmine Abate. Prima quella struggente di Lucio Battisti, amato dalla protagonista del libro, poi quella coinvolgente di Rino Gaetano, un figlio di Crotone, oggi amato anche dai giovanissimi.
Alla prima voce che ha intonato “Ma il cielo è sempre più blu” si sono aggiunte quella dei tantissimi ragazzi presenti in sala, dei docenti ed anche quella un po’ commossa per l’accoglienza ricevuta di Carmine Abate.