Tarantino: Loiero influenza Musi nella scelta del commissario cittadino del Pd?

Catanzaro Attualità

“Oggi era il giorno in cui si sarebbe dovuto conoscere il nominativo del commissario del Pd di Catanzaro. Questa non era solo una speranza, ma era una certezza che circolava tra gli iscritti ed i simpatizzanti del partito catanzarese, che aspettano, con rinnovato ottimismo, la nomina del commissario, visto il conclamato fallimento del segretario provinciale e tenuto conto che i tempi stringono per una serie di scadenze politiche ed amministrative”. Così Antonio Tarantino del Comitato cittadino Pd Catanzaro in una nota stampa. “L’effetto annuncio aveva fatto sbizzarrire stampa e commentatori sui nomi che in questi giorni sono stati dati in pasto alle chiacchiere da bar sport. Invece oggi sulla stampa locale, a tutta pagina, apprendiamo che la nomina avverrà domani o forse più avanti, in quanto oggi era in programma un incontro tra Musi e Loiero. Penso – aggiunge Tarantino - non sia un bene per il Pd, annunciare con una settimana d’anticipo la nomina di un commissario, a meno che si parla a suocera perché nuora intenda, che a Catanzaro aspettiamo dal giorno dell’insediamento di Musi. Non si capisce davvero, o forse per molti è chiaro, perché la stampa non cita tutte le persone che Musi ha incontrato e cita solo l’incontro con Loiero, che ha nei fatti procrastinato la nomina del commissario. Sarà che Loiero è l’ex presidente, perciò persona influente e gli altri no? Per chi come me è un addetto ai lavori, questa è una notizia che volutamente è stata veicolata alla stampa, perché si sapesse che sul commissario di Catanzaro, Loiero deve dire la sua e Musi deve tenerne conto, perché l’attuale segretario è persona di Loiero o perché lo stesso non vuole che a Catanzaro sia nominato un ex comunista”

“Non si capisce altrimenti – prosegue nella nota stampa il rappresentante del comitato - perché una tale notizia esce nello stesso giorno in cui si aspettava la nomina del commissario e nel giorno dell’incontro con Loiero, notizia che non può essere saputa in anticipo, se nessuno dei due non l’ha volutamente fatta circolare. La cosa che rammarica – aggiunge Tarantino - è dover constatare che l’artefice della disfatta alle ultime regionali ed il manovratore, non tanto occulto, di tutti i guai che questo “non partito catanzarese”, dalla candidatura di Amato alle provinciali fino alla nomina di Celia al cittadino, ha dovuto affrontare in questi due anni, ancora gli si dà il diritto di dire la sua sul partito, dal quale si dice essere in uscita con tutti i suoi. Come si fa ancora a dare credito ad uno che, ha impedito l’allargamento della coalizione pur di ricandidarsi alla presidenza, propone una lista del presidente alle regionali, mettendoci tutti iscritti al Pd, come lista del presidente, che è stata votata dagli iscritti al Pd e sostenuta da segretari di circolo e da dirigenti locali del partito, spero tutti in buona fede, e dopo la disfatta “consente” agli eletti di formare un gruppo autonomo, che è stata una, se non la più importante causa, del disastro del dopo voto e motivo principale del commissariamento? Musi sa perfettamente della deliberazione della direzione regionale che aveva deciso la costituzione del gruppo unico del Pd, e sa anche che Loiero, nessuno crede che gli eletti di autonomia e diritti non hanno voluto aderire al gruppo del Pd, ha partecipato alla riunione del gruppo di autonomia e diritti, ha deciso chi doveva essere il capogruppo ed ha deciso altresì il capogruppo del Pd, perché la metà del gruppo non si è presentato per la elezione. Ecco, io e sicuramente molti degli iscritti ed elettori, pensavamo e pensiamo ancora alla bontà del progetto del Pd, specialmente dopo l’assemblea di Busto Arsizio e l’incontro tra Bersani e Vendola che fa ben sperare il popolo del centrosinistra e sta facendo, come si vede e si sente attraverso la rete, interessare pezzi del non voto al centrosinistra”

“Oggi – continua la nota - si capiscono gli interventi sulla stampa della Corea,”non si commissaria Catanzaro” il giorno dopo la direzione nazionale, e la difesa d’ufficio di Amato dei giorni successivi. Caro Senatore Musi, capisco le tue grandi difficoltà ad individuare persone totalmente avulsi dal vecchio sistema di potere interno al Pd, mi auguro che il nominativo che stai per proporre agli iscritti ed elettori di Catanzaro sia persona davvero al di sopra di ogni sospetto che abbia solo l’obiettivo di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. In mancanza di ciò – conclude Tarantino - non solo si rischia di fallire sulla ricostruzione del partito calabrese ma si fa un torto anche allo sforzo che il partito nazionale sta mettendo in campo per la ricostruzione del centrosinistra”