Lucente: “La Regione chiarisca la questione del servizio idrico”
"Le competenze per la gestione del servizio idrico sono prettamente di competenza delle Regioni, ricordiamo che il recente decreto legge 12 settembre 2014 n. 133, cosiddetto Decreto “Sblocca Italia”, è intervenuto per ridisegnare e migliorare gli assetti istituzionali, organizzativi e gestionali del servizio idrico, con l’istituzione degli Enti di Governo d’Ambito, un soggetto unico, e sono obbligatoriamente chiamati a partecipare i Comuni". E' quanto scrive il consigliere comunale di Crotone, Fabio Lucente.
"Con la delibera di giunta regionale n.183 del 12/06/2015 - continua la nota - è stata individuata l’autorità idrica della Calabria formata da una assemblea , il direttore generale ed un unico revisore dei conti. Per quanto riguarda l’assemblea è composta dai sindaci per un totale di 40 membri.
Nella provincia di crotone è rappresentata dal sindaco capoluogo e da altri tre sindaci per un totale di 4 membri , senza percepire né gettone nè indennità i membri dell’assemblea restano in carica 5 anni ed eleggono un presidente al loro interno. Una delle tante funzioni è la scelta della forma di gestione, determinazione di tariffe, alla regolamentazione dei rapporti con il fornitore d’acqua all’ingrosso.
Dall’operatività del provvedimento, il presidente della giunta regionale Oliverio provvederà entro 30 giorni a convocare l’assemblea, nell’ipotesi di accertata inerzia nell’adozione degli atti relativi all’organizzazione del servizio idrico integrato, il Presidente della giunta regionale esercita i poteri sostitutivi.
Per tanto la costituzione del Consorzio idrico doveva essere autorizzata formalmente dal presidente Oliverio considerato i notevoli ritardi dell’attuazione dell’istituzione del soggetto unico regionale per il servizio idrico integrato. Per quanto riguarda la società Soakro - continua Lucente - già nel 2010 andava messa in liquidazione considerato che la legge regionale n.34 /2010 prevedeva un solo ambito in sostituzione dei 5 ATO e successivamente si doveva costituire il soggetto unico.
L’eventuale autorizzazione formale e sostanziale per la nascita del Consorzio risulta superfluo in quanto il soggetto regionale che dovrà necessariamente nascere subentra a soakro e dovrà acquisire le maestranze della società in fallimento, viceversa proseguendo con il nuovo soggetto si ha la discontinuità del rapporto giuridico con la stessa Regione Calabria.
Il presidente Oliverio con i Comuni dovrà fare chiarezza in modo formale e non in modo verbale sempre se è stato fatto, che attraverso appunto l’ente regionale vedi ( il d.l. n.113/2014 Sblocca Italia )svolgono le funzioni di organizzazione del sevizio idrico".