CCIAA: peggiorano i dati della nati-mortalità delle imprese del crotonese
Nel corso del 2015, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese annuale, è stato di 261 unità. A determinarlo hanno concorso 1.167 iscrizioni di nuove imprese (36 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2014) e 906 cessazioni di imprese esistenti (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio).
Per le iscrizioni si tratta di un dato peggiorativo rispetto al 2014, ma migliorativo rispetto a quanto registrato nel corso del 2013.
Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti l’aumento del saldo è da ascrivere alle società di capitali (+196 unità, ed un tasso di sviluppo positivo pari al 7,22%); alle ditte individuali che presentano un saldo di 56 imprese in più rispetto all’ultima rilevazione, facendo registrare un tasso di crescita positivo pari allo 0,46%; alle altre forme, sostanzialmente cooperative e consorzi, con un saldo di 16 imprese ed un tasso di sviluppo pari al 3,30%, in diminuzione rispetto alla rilevazione dell’anno precedente (6,04%).
Unico saldo negativo, quello delle società di persone che con 7 imprese in meno rispetto alla precedente rilevazione, fanno registrare un tasso di crescita negativo pari allo 0,40%.
“Ancora una volta assistiamo con moderata soddisfazione alla crescita del numero delle imprese in provincia di Crotone – è il commento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – Il tasso di crescita della provincia di Crotone è più che doppio rispetto al dato nazionale, evidenziando un certo fermento che è proprio di un territorio che sta cercando di riconvertire le proprie produzioni, puntando sull’accoglienza turistica e sulla qualità e l’eccellenza dell’agroalimentare. Continua, inoltre, l’auspicato consolidamento delle imprese, come attesta l’aumento record delle società di capitali”.
Circa la forma giuridica le attività imprenditoriali della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che rappresenta ben il 70,2% del tessuto imprenditoriale dell’intera provincia.
A seguire, le società di capitali con il 16,9% del totale e le società di persone, che rappresentano il 10% del totale delle imprese.
Più contenuta invece è la percentuale delle altre forme giuridiche, che rappresentano il 2,9% del tessuto imprenditoriale provinciale.
Andamento per settore di attività | Il saldo positivo è da imputare principalmente alle Imprese non classificate (+293 aziende); a seguire le imprese agricole (+113 unità). Più contenuti gli altri saldi positivi: Noleggio agenzie di viaggi (+15 imprese); Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4 imprese).
Tra i saldi negativi, Costruzioni (-47 imprese); Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-29 unità); Attività commerciali (-28 imprese); Trasporto e magazzinaggio (-21 unità); Attività manifatturiere (-15 imprese). Sostanzialmente stabili i restanti comparti.
Il tessuto imprenditoriale crotonese è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 26,7% degli imprenditori opera nel settore dell’ Agricoltura, il 26% nel Commercio, il 12,5% nelle Costruzioni.
A seguire, il 7,6% opera nelle Attività manifatturiere; il 5,9% nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione.
Esigua la percentuale degli altri settori, fatta eccezione per le Imprese non classificate che rappresentano il 7,2% dello stock al 31 dicembre 2015.