Getek, lavoratori pronti a manifestare
I lavoratori della ex Getek del Contact Center Inps/Inail di Crotone – scrivono - sono pronti a manifestare, per non far calare nuovamente il silenzio sulla loro vicenda. “Ricordano che il Ministro del lavoro Poletti, il 14 gennaio 2015, durante un question time sulla vicenda in questione, prese impegno a trovare una soluzione per i 73 lavoratori di Crotone. Sembra che soltanto per noi, sussistano le difficoltà per la ricollocazione lavorativa. Infatti, mentre tutti gli operatori dei vari siti impiegati nella precedente gara sono stati ricollocati fin da subito, soltanto noi lavoratori ex Getek siamo rimasti esclusi.
Inoltre constatiamo che dal 2010 ad oggi, nel servizio Inps, sono stati assunti e formati più di 1.500 nuovi operatori, nonostante la nostra vicenda è nota da tempo al ministero. Ci piacerebbe capire, e magari che qualcuno ci spiegasse i motivi, le difficoltà, il perché della non ricollocazione dei lavoratori di Crotone. Capire come mai si preferisce formare nuovo personale, quindi sostenere costi per la formazione e non ricorrere ai lavoratori di Crotone già professionalmente formati avendo svolto in esclusiva il servizio Inps. Non parliamo di un’azienda in crisi anzi , giorno per giorno i servizi crescono, ciò è dimostrato dal numero dei nuovi assunti (anno 2010 circa 900 operatori, novembre 2015, operatori 2.300).
In Commissione lavoro alla Camera , lo scorso 4 novembre, è stata approvata all’unanimità la risoluzione (n. 8-00149 n . atto 7-00749 ), per la ricollocazione di noi lavoratori di Crotone. La risoluzione, impegnava a convocare in maniera urgente , e comunque entro l’anno 2015, un tavolo di confronto presso il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, con le parti sociali, l’Inps e l’interlocuzione delle istituzioni locali, al fine di individuare un piano d’intervento per la ricollocazione dei lavoratori in questione. Ad oggi nonostante siano passati mesi, non ci risulta nessuna convocazione del tavolo di confronto.
Più volte abbiamo richiesto e sollecitato un tavolo tecnico al Ministero del lavoro e all’Inps, purtroppo a differenza di tante altre vertenze a noi non è stato mai accordato. Ci chiediamo come si possa risolvere una vertenza lavorativa senza un tavolo di discussione? Nel silenzio della vicenda, lo scorso mese di dicembre, ancora una volta per i lavoratori crotonesi si consuma l’ennesima beffa. Infatti, apprendiamo, che l’attuale società aggiudicataria del servizio Inps, ha subappaltato ad altra società i servizi Inps, per far fronte agli esuberi di personale di quest’ultima società in seguito alla perdita di varie commesse. Ciò significa, che nel servizio Inps , sono stati inseriti lavoratori provenienti da altri servizi non Inps.
Tutto ciò per noi lavoratori di Crotone , nonostante più volte fatta tale richiesta, non è stato possibile. Abbiamo più volte scritto anche all’attuale società che gestisce il servizio Inps, per cercare una nostra ricollocazione, e al tempo stesso avere in subappalto il servizio attraverso il rilascio delle login di accesso Inps, la risposta è stata il silenzio , non siamo stati degnati mai di una risposta. Riteniamo che sarebbe stato opportuno l’intervento dell’Inps , quale committente pubblico del servizio. Nonostante abbiamo svolto un servizio in una materia delicata quale è quella previdenziale , e il sito di Crotone è stato riconosciuto come il migliore dal punto di vista professionale, da parte degli stessi enti Inps, Inail e della Funzione Pubblica, oggi siamo considerati come dei fantasmi.
Riteniamo il comportamento nei nostri confronti inaccettabile. Non ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Noi non siamo figli di un Dio minore. Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, lo scorso 28 dicembre, ha scritto al Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, in merito alla nostra vertenza. Il ministero riferisce che per la questione dei lavoratori ex Getek del Contact Center Inps/Inail di Crotone, in riferimento alla risoluzione approvata lo scorso 4 novembre , è stato interessato l’assessore al lavoro della Regione Calabria, al fine di promuovere eventuali percorsi di ricollocazione del personale coinvolto. Il ministero, si legge, comunque , continuerà a seguire attentamente la questione.
Anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, lo scorso mese di gennaio, da noi interessato, tramite la sua segreteria ha sollecitato il Ministro del lavoro Poletti. Al momento però tutto tace. Lo scorso 26 gennaio, abbiamo incontrato l’assessore al lavoro della Regione Calabria Federica Roccisano, per cercare di valutare ogni proposta utile per la risoluzione della nostra vertenza. Durante l’incontro è stata avanzata una sola proposta da parte dell’assessore Roccisano. Tale proposta ora deve essere vagliata al ministero del lavoro. La proposta rappresentata, comunque a noi ci lascia un po’ perplessi, visto che la stessa era stata già avanzata nell’anno 2013 ed allora scartata. Al tempo stesso vogliamo rimanere fiduciosi.
Noi non possiamo più attendere, chiediamo all’assessore al lavoro Roccisano, di attivarsi urgentemente con il ministero del lavoro, affinché venga convocato un tavolo di discussione per valutare ogni proposta lavorativa per la risoluzione positiva della nostra vertenza. In mancanza di risposte in tempi brevi, inizieremo con la nostra protesta, visto la nostra situazione divenuta ormai veramente critica. In questi giorni invieremo tutta la documentazione con i vari passaggi anche agli organi di informazioni nazionali, chiederemo il loro aiuto, per portare a conoscenza di tutta l’opinione pubblica la nostra triste vicenda lavorativa”.