Le Muse: incontro su l’amore raccontato come sentimento nel sociale
L’Associazione culturale “Le Muse - Laboratorio delle Arti e delle Lettere”, domenica scorsa ha trattato il tema dell’Amore visto nelle sue diverse sfaccettature nell’ambito dell’evento “In Fondo al cuore…”, manifestazione ricca di testimonianze e di esperienze che hanno animato un salotto con voci e volti della Calabria di oggi.
Una serata molto particolare ha ricordato Giuseppe Livoti – presidente Muse-, poiché proprio in occasione di una giornata che identifica l’Amore, si è pensato di raccontarlo in diversi ambiti e contesti, proprio per fare e dare testimonianza ad una emozione che non ha tempo e che raccoglie una varietà di sentimenti e di atteggiamenti differenti.
Argomento iniziale, l’antica individuazione che i Greci avevano fatto: dall’amore parentale –familiare, all’amicizia, al desiderio erotico e romantico approdando all’amore spirituale.
Per la poesia è stata presentata la silloge della poetessa reggina Clara Condello dal critico letterario Teresa Polimeni Cordova, la quale ha ribadito come i versi della scrittrice sono il viaggio di un'anima in vena di raccontarsi: è ispirata dalla sua vita, fatta di attimi dolci ed amari, fatta di amore, di solitudine ma anche di grandi sogni!
Lei ha il dono di rivestire i suoi ricordi, di trasformare la tristezza, per le cicatrici che la vita inesorabilmente destina ad ognuno, e la nostalgia, per l'assenza di volti e di gesti di persone care, in una visione del presente e del futuro colma di speranza! Si avvale dei versi per stemperare le tensioni e per liberare, attraverso simboli visivi, la sua ideale concezione del vissuto.
L’Amore nella sua definizione ampia è stato descritto dalla psicologa Antonella Giglietto che ha esortato il pubblico a ritornare al vero sentimento di un tempo, ogni età ha i suoi amori e non esiste un momento, un periodo per amare; purtroppo oggi la virtualità ha creato un allontanamento dalla comunicazione a due e di conseguenza abbiamo assistito alla disgregazione del nostro -senso della vita-. I giovani scelgono l’amore più prettamente erotico-relazione perdendo così le tappe fondamentali dall’innamoramento alla passione, alla stabilità affettiva.
Una conversazione ampia con più esperti, dove, si è ribadito il ruolo della Scuola, pensiero espresso dalla neuropsichiatra infantile dott.ssa Enza Calcagno: …l’educazione ai sentimenti potrebbe essere una giusta via anche in ambito di formazione scolastica ma le famiglie sono sempre la prima agenzia formativa per le nuove generazioni.
Nella città di Reggio Calabria esistono testimonianze di chi vive l’amore, anche come ampia varietà di sentimenti, scambio emotivo, affettivo tra bisogno psicologico ed elemento facilitatore delle relazioni interpersonali: è il caso dell’operatrice sociale Anna Maria Branca presidente della Cooperativa Focolare, -gruppo appartamento-, frutto di quella trasformazione delle “Case di Rieducazione” trasformate nel 1979 dal Ministero di Grazia e Giustizia in “Casa Famiglia”.
Accogliamo nella nostra sede reggina, conferma la Branca, 7 ragazze affidate tramite il tribunale, sono giovanissime che vivono in conflitto. La nostra è un’attività umana prima di tutto, io - continua l’operatrice -, sono una convinta sostenitrice della famiglia e quindi spesso mi trovo a risolvere casi e problemi molto gravi, non giudicando mai gli altri o il loro operato, ma, seguo tre dinamiche: vicinanza, fedeltà e preoccupazione, - virtu’ umane - per eccellenza.
Tanti gli interventi scanditi da momenti musicali storici, legati ai brani d’amore a cura di Luigi Barberio ed Adele Leanza, contribuendo insieme alle lettura di ricostruzioni di antiche serenate vernacolari della zona delle Motte dalla scrittrice Pina Verduci, a riportare al centro dell’attenzione, noi stessi, l’amore di sé, l’amore incondizionato, l’amore filiale e fraterno, l’amicizia.