Dal Consorzio di bonifica ionico crotonese allarme per l’acqua
La deputazione amministrativa, riunitasi ieri 16 febbraio, ha discusso ed approvato la perizia di variante per i lavori di riconversione del tratto di adduttore da canale a cielo aperto a tubato, l'installazione del sistema Hydropass acqua card per la fornitura di acqua ed espresso forte preoccupazione per il livello di riserva d'acqua del lago Sant'Anna.
Il presidente Roberto Torchia ha infatti rappresentato la forte criticità dovuta dalla scarsissime quantità di neve ed acqua che hanno determinato i poco più attuali 6 milioni di metri cubi d'acqua nella strategica infrastruttura consortile.
“Per comprendere quanto sia grave la situazione” dichiara il Presidente “basta rilevare che lo scorso anno in Aprile, il lago di Sant'Anna tratteneva circa sedici milioni di metri cubi che hanno consentito, con non poche difficoltà, che gli agricoltori potessero sostenere le esigenze irrigue solo tramite una turnazione territoriale nell'erogazione del servizio”.
Se a questo dato oggettivo si aggiunge che il Consorzio di Bonifica sta attualmente captando acqua solo dal fiume Soleo, e non dal Tacina a causa dei lavori che stanno riconvertendo proprio il tratto di adduttore da canale a cielo aperto a tubato, dobbiamo comprendere quanto ciclica stia divenendo l'emergenza e non solo per il nostro territorio.
Daltronde è forte e costante da anni l'allarme lanciato dalla nostra Asociazione Nazionale (ANBI) accompagnato sempre da un parco progetti già cantierabili che forti impulsi e modifiche ha offerto al Piano Irriguo Nazionale che dovrebbe essere anche proteso alla strategica costruzione di piccoli invasi e/o vasche di accumulo che, a bassissimo impatto ambientale, sono in grado di dare risposte efficaci ed efficienti ai cambiamenti climatici che stanno esasperando il già gravoso problema della scarsa reperibilità della risorsa acqua. E' vero che il problema è nazionale ed urgente; non è nevicato in Calabria così come è nevicato poco in Piemonte ed in tutto il nord e per queste ragioni il Presidente Nazionale Vincenzi ha recentemente dichiarato che: “riteniamo importante l’attivazione di una cabina di regia nazionale, perché la raccolta e la tutela dell’acqua sono ormai un problema strutturale in tutto il Paese.”
“Ma è anche vero che in Calabria l'acqua, paradossalmente, non è un problema assoluto” vuole sottolineare Roberto Torchia, Presidente interprovinciale anche di Coldiretti “la dimostrazione plastica che molto si può e si deve fare è proprio data dallo strategico funzionamento della vasca di Calusia: da quando è in funzione, sia gli agricoltori della valle del Neto che soprattutto le città di Crotone e Rocca di Neto hanno beneficiato di possibilità di approvvigionamento che hanno risolto definitivamente alcuni dei loro atavici problemi di turbolenza.
Oggi siamo costretti, invece, a registrare che la prossima stagione irrigua sarà compromessa ed a forte rischio. Urge dunque che la Regione Calabria pianifichi uno strutturale intervento che non può che prevedere un piano di manutenzione straordinario delle infrastrutture esistenti ed un parallelo piano di costruzione di nuovi piccoli invasi che mitighi gli effetti così disastrosi delle improvvise e potenti precipitazioni ed accumuli acqua preziosissima nelle stagioni di siccità. Quanto l'intero comparto agricolo abbia consentito di non precipitare completamente la crisi economica di questa regione è noto a tutti; quanto la stessa agricoltura sia, oggi, a rischio nella propria capacità di programmazione, forse, non è altrettanto chiaro!”.