Crisi idrica, Comune di Crotone e Consorzio bonifica chiedono un tavolo tecnico alla Regione
Un comune appello alla Regione per intervenire sul fronte dell’emergenza idrica nel crotonese è stato rivolto ieri dal sindaco di Crotone, Enzo Voce e dal presidente del consorzio di bonifica Ionio Crotonese, Roberto Torchia.
Un appello lanciato in una conferenza stampa arrivata dopo l’ennesima rottura della condotta idrica del Corap e che ha tenuto, di fatto, per quattro giorni la città di Crotone senz’acqua.
A loro dire la Regione, su questo versante, nonostante i molti solleciti a causa di disservizi, sempre più frequenti, non ha risposto adeguatamente in merito agli interventi evocati per cittadini e agricoltori.
Per il primo cittadino crotonese quello in atto è un problema strutturale, riguardante la condotta di cemento di 18 chilometri di competenza del Corap, che a suo dire deve essere sostituita con una tubazione in acciaio, anche più piccola ma sicura.
Ed i fondi necessari, per Voce, la Regione potrebbe prenderli dal Pnrr ed anche per questo, con il presidente Torchia, ha invocato un apposito tavolo tecnico per ceracare soluzioni.
Altra criticità emersa dalla conferenza la convenzione per i laghi silani, considerato che non è stato possibile rinvasare il lago di Sant'Anna perché se dava acqua ai cittadini A2A non avrebbe avuta per produrre energia elettrica.
Per Torchia il lago di Sant'Anna ha attualmente ha un milione di metri cubi d’acqua su una capacità di 16 milioni. Il Consorzio aveva chiesto a maggio dei rilasci di emergenza verso il lago Sant'Anna per raggiungere quota 13 milioni di metri cubi.
Quantità necessaria per far fronte sia alle esigenze degli agricoltori che dei villaggi turistici; la Regione non li ha autorizzati, per timore di rimborsare ad A2A la mancata produzione energetica.
In sofferenza, in particolare, per il presidente del consorzio sia il comparto agricolo che le città di Isola Capo Rizzuto, Crotone e Cutro dove sono in corso importanti produzioni per il territorio.